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Dati aperti, società aperta: una ricerca sulla disponibilità e l'accessibilità dei dati pubblici nelle PA locali europee

Come alcuni di voi forse già sanno, io mi occupo regolarmente di temi legati a governo e dati aperti. Questo mese ho iniziato una ricerca per conto del Laboratorio di Economia e Management (L.E.M.) della Scuola Superiore S. Anna di Pisa (1), nell’ambito del programma europeo DIME (Dynamics of Institutions and Markets in Europe). Questa pagina è una sintesi degli obiettivi di questo progetto e, allo stesso tempo, una richiesta di informazioni.

Giornalisti italiani, lingue straniere e protesta dell'olio

Secondo qualsiasi dizionario inglese-italiano la parola inglese oil significa sia “olio minerale o vegetale”, in generale, sia petrolio. È quindi evidente che se un quotidiano o sito Web in inglese titola “BP oil protest” si parla di qualche manifestazione anti-BP a proposito dell’incidente alla piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico. O no?

Abbasso le bufale online... anche quando ci fanno piacere!

Questa primavera 2010 è un momento molto difficile per la libertà d’informazione e per la libertà di parola su Internet in Italia. Se ancora non sapete di che sto parlando, visitate subito il sito No Bavaglio: in sintesi, si vuole limitare moltissimo anche la possibilità di esprimersi e informare via Internet (vedremo che accadrà all'emendamento sull’art. 28). Proprio per questo però, cioè perchè questo è un momento critico per la libertà di parola in Rete, è importante non usarla a sproposito, cioè pubblicando o ripetendo senza pensarci nè verificarle certe “notizie”, solo perchè ci “suonano” giuste. Ecco due esempi freschi freschi. Evitateli per favore.

Certificati di malattia online? Certo, basta che poi li consegniate a mano...

A partire da luglio 2010 i certificati di malattia dovranno essere inviati all’amministrazione di competenza solo per via telematica. Secondo il ministro Brunetta, il risparmio annuo a regime sarebbe di 100 milioni di fogli e circa 500 milioni di euro. Grandioso! Di questi tempi, qualsiasi cosa permetta di fornire gli stessi servizi sprecando meno tempo e soldi in mere procedure burocratiche è benvenuta. Qualche giorno fa ho scoperto però

Mail bombing copia e incolla? No, grazie

Aggiornamento 21 maggio 2010: nel caso servissero ancora prove di quanto il mail bombing copia e incolla sia inutile o controproducente, la BBC ha appena riferito che anche in Inghilterra (vedi Defeat of the digital army (la disfatta dell’armata digitale)) chi spediva email di questo tipo riusciva solo a fare la figura dello spammer!