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Abbasso le bufale online... anche quando ci fanno piacere!

Questa primavera 2010 è un momento molto difficile per la libertà d’informazione e per la libertà di parola su Internet in Italia. Se ancora non sapete di che sto parlando, visitate subito il sito No Bavaglio: in sintesi, si vuole limitare moltissimo anche la possibilità di esprimersi e informare via Internet (vedremo che accadrà all'emendamento sull’art. 28). Proprio per questo però, cioè perchè questo è un momento critico per la libertà di parola in Rete, è importante non usarla a sproposito, cioè pubblicando o ripetendo senza pensarci nè verificarle certe “notizie”, solo perchè ci “suonano” giuste. Ecco due esempi freschi freschi. Evitateli per favore.

L'importanza della libertà dei documenti spiegata da un'offerta di lavoro di Microsoft

Il 31 marzo 2010 è stato il Document Freedom Day (DFD), “una giornata mondiale per la liberazione dei documenti”. Attivisti di tutto il mondo hanno organizzato eventi locali per “spiegare al pubblico la cruciale importanza dei formati liberi per i documenti digitali e degli standard digitali aperti in generale”.

Domanda per Microsoft: dove sono le informazioni su OpenDocument?

Ho già spiegato in un articolo a parte che i formati di file aperti sono essenziali per evitare sprechi e inefficienze nelle Pubbliche Amministrazioni e che il formato giusto, nel campo dei documenti da ufficio, è quello chiamato OpenDocument Format (ODF).

Tassare tutti per i problemi di Windows? Ma scherziamo?

Proprio quando credi di averle sentite tutte, ne arriva un’altra che ti lascia a bocca aperta. Due anni fa avevamo saputo che ogni giorno mezzo milione di computer viene infettato da bot (i bot, chiamati anche malware, sono programmi software maligni, che entrano di nascosto nel computer attraverso Internet o dall’interno di qualche file già corrotto e poi girano in silenzio per trasmettere spam, rubare dati personali o far danno in qualche altra maniera).

Formati dei file, alfabeti e soldi pubblici: lo sapevate che...

I formati dei file sono le regole che stabiliscono il significato di tutte le sequenze dei bit che si trovano all’interno di un file. Se il formato di un file non è aperto, ovvero completamente conosciuto e utilizzabile da tutti senza chiedere permessi o pagare autorizzazioni, quel file è sicuramente leggibile soltanto

Rischi per la scuola pubblica nel nuovo accordo Brunetta/Gelmini/Microsoft

Rischi per la scuola pubblica nel nuovo accordo Brunetta/Gelmini/Microsoft /img/brunetta-gelmini-microsoft.png

Cosa fareste se un maestro provasse a insegnare ai vostri figli a scrivere solo con penne o matite di una determinata marca, “perché è quella che usano tutti”?

Gli ridereste in faccia, chiedendone la sospensione dall’insegnamento o lo lascereste fare?