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Il software? È troppo importante per lasciarlo ai tecnici

Commentando la mia asserzione che la pirateria informatica è colpa anche dello Stato uno sviluppatore di siti Web mi ha scritto (riassumendo):

  1. Cercare di scrivere programmi o siti “per tutti” è una cosa che richiede molto tempo in fase di sviluppo, motivo per cui, se il cliente ha pagato per fare una cosa visibile in qualunque formato/browser/sistema operativo, si fa. Altrimenti NO. Si cerca di accontentare la maggioranza degli utenti e chissenefrega di linux che non ha WmV (un formato video). Brutto da dirsi ma è così.

  2. Non vedo di buon occhio nemmeno chi utilizza software Open Source che non ha pagato e poi pretende di avere lo stesso trattamento di chi ha pagato qualcosa, discutibile o meno.

  3. Esempio cretino (volutamente): Se mi costruisco una automobile da solo con amici alla domenica, non pretendo le stesse prestazioni di un Audi

Vogliamo più presentazioni di Linux nei supermercati!

Lo scorso ottobre ho scritto della prima presentazione del Software Libero in Italia in un ipermercato Coop, che mi pareva, e mi pare tuttora, “un’idea meravigliosa, che spero verrà imitata molte volte in futuro, perchè è una prova che il Software Libero non è affatto un tema noioso da lasciare ai professionisti dell’informatica!"