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Open/Libre Office e relativi corsi: servono ancora nelle PA?

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La Provincia di Trento ha appena annunciato, con il volantino che vedete qui a fianco, un piano di migrazione dei suoi uffici a OpenOffice. Prima di tutto voglio ringraziarla, sul serio, per questo passo avanti verso l’indipendenza informatica, più Pubbliche Amministrazioni prenderanno prima possibile la stessa strada meglio sarà. Allo stesso tempo, vorrei sfruttare quel volantino per qualche considerazione assolutamente generale, valida per tutte le PA italiane.

Video di Microsoft prova che Office è come la cocaina e ha spacciatori nelle scuole

Il 6 ottobre 2010 Microsoft ha pubblicato su YouTube un video intitolato “A Few Perspectives on OpenOffice.org” (qualche punto di vista su OpenOffice.org). Il video contiene “i pensieri di alcuni utenti di OpenOffice.org e i motivi per cui sono tornati a usare Microsoft Office” (OpenOffice.org e il suo cugino LibreOffice sono alternative libere e gratuite a Microsoft Office. Si tratta di programmi che non hanno alcun costo di licenza, completamente compatibili con lo standard mondiale per documenti da ufficio OpenDocument).

Se fate volontariato, per favore non fate danni con le donazioni di Microsoft

Parecchie associazioni di volontariato, incluse quelle che lottano contro qualche regime autoritario per difendere diritti civili e libertà d’espressione, usano software come Windows o Microsoft Office senza pagare le relative licenze, semplicemente perché non hanno i soldi per farlo. La conseguenza è che è facilissimo mettere a tacere quelle organizzazioni senza nemmeno fare troppo brutta figura, accusandole di pirateria informatica. In fondo, stanno violando la legge, in maniera che non c’entra nulla con la loro missione.

L'importanza della libertà dei documenti spiegata da un'offerta di lavoro di Microsoft

Il 31 marzo 2010 è stato il Document Freedom Day (DFD), “una giornata mondiale per la liberazione dei documenti”. Attivisti di tutto il mondo hanno organizzato eventi locali per “spiegare al pubblico la cruciale importanza dei formati liberi per i documenti digitali e degli standard digitali aperti in generale”.

Domanda per Microsoft: dove sono le informazioni su OpenDocument?

Ho già spiegato in un articolo a parte che i formati di file aperti sono essenziali per evitare sprechi e inefficienze nelle Pubbliche Amministrazioni e che il formato giusto, nel campo dei documenti da ufficio, è quello chiamato OpenDocument Format (ODF).

Formati aperti: la Regione Veneto li promuove, la Camera di Commercio di Belluno li ignora

Come ho spiegato in un altro articolo, i formati dei file sono importantissimi: se, almeno negli enti pubblici, non si usano formati aperti si può sprecare denaro pubblico, ritrovarsi prima o poi con documenti pubblici digitali illeggibili, e costringere a spese inutili chiunque debba interagire per lavoro o altro con quegli enti.