Come rendere inutili informazioni importanti (Infografica)

Il momento politico è complesso. I cittadini hanno bisogno di capire le prossime mosse. I giornalisti glielo spiegano. Male.

L'11 marzo 2018 Repubblica ha pubblicato quella che il blog “Pazzo per Repubblica” definisce “L’infografica dell’anno, forse del decennio”:

“Post straordinario, di solito la domenica ci riposiamo, per segnalare la maxi-infografica sul cartaceo di oggi a pagina 3 con la “Partita del governo in 16 mosse”… Chapeau.”

Chapeau? Anche no

Come rendere inutili informazioni importanti (Infografica) /img/partita-del-governo-in-16-mosse.jpg
<u><em><strong>CAPTION:</strong> 
<a href="http://download.repubblica.it/pdf/2018/politica/la-partita-del-governo-in16-mosse.pdf" target="_blank">Come pubblicare ~1KByte di testo SOLO in un formato 10000 volte più grande e molto meno pratico</a>

</em></u>

Quella “sorta di gioco dell’oca” (ben fatto, fra l’altro!) è un’ottima idea per l’edizione cartacea. Ma online, pubblicare le stesse informazioni soltanto nella variante peggiore di quello stesso formato cioè così, è un’idea davvero balorda.

Il tema di quell’articolo è molto importante, ma online, se pubblicato solo in quel modo, è quasi inutile. Costringere chi vuole conoscere quelle 16 mosse via Internet a scaricarsi, magari su smartphone, un PDF di 11MB non è davvero una buona idea. Soprattutto un PDF di un “gioco dell’oca”, cioè qualcosa che anche su su uno schermo grande andrebbe trascinata in ogni direzione per seguirne le “tappe”. Ed è un’idea ancora peggiore se quel PDF non è nemmeno testo, ma solo una scansione del file originario. L’ho detto non so quante volte, l’ultima un anno fa a commento dell'incompetenza di certi parlamentari: “PDF immagine? Nel 2017? ANCORA???”

Online, quelle “16 mosse” andavano pubblicate anche nel loro formato originario, pre-infografica: una semplice lista di frasi, ognuna seguita da una spiegazione. Tra l’altro, solo così sarebbero state accessibili anche ai non vedenti. Su Internet, molto spesso, mille parole valgono molto più di un’immagine. Sarà per quello che Mattarella è perplesso?