Repubblica, quei reattori degli anni 20 e... l'istruzione

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L’ultima galleria fotografica di Repubblica, intitolata Addio al volo retrò: Milano-Helsinki in stile ‘50 svela un incredibile mistero della storia e dell’ingegneria del ventesimo secolo. Cito testualmente:

Dopo 88 anni di onorata carriera il Silver Bird, aereo della compagnia finlandese Finnair torna nell’hangar. E per festeggiare l’ultimo volo l’equipaggio e alcune blogger sono state accolte sulla tratta Milano-Helsinki truccate e vestite rigorosamente anni Cinquanta. Non è la prima volta che la Finnair organizza eventi del genere: proprio tre anni fa, l’Airbus per i suoi 85 anni di vita aveva subìto un restiling anni cinquanta: dal più piccolo dettaglio tecnico alle uniformi delle hostess

In Italiano, le prime due frasi del paragrafo qui sopra significano, senza ambiguità, che l’aereo fotografato si chiama Silver Bird, che appartiene a Finnair e che è arrivato alla fine della sua carriera, durata 88 anni. La quarta frase (“proprio tre anni fa, l’Airbus per i suoi 85 anni di vita…") significa che quell’aereo è un Airbus, che aveva subìto un restyling tre anni fa, quando aveva (sempre l’aereo) 85 anni di vita. Però…

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L’aereo in quella fotografia ha DUE REATTORI. È un Airbus 319. 88 anni fa, cioè nel 1924, lo stato dell’arte aeronautica di linea erano le Oche di Latta qui sopra. I primi jet a turbina apparvero a fine anni 30 e nei voli di linea dopo altri 25/30 anni. Il consorzio Airbus è nato nel 1970. L’Airbus 319 è arrivato 35 anni dopo.

Questo, almeno, diceva la storia ufficiale fino a ieri. Oggi, invece, grazie a Repubblica scopriamo che certe tecnologie erano già di uso comune decenni prima!

Ovviamente, no. Finnair (lei nata nel 1924, non quell’aereo) nel 2008 ha verniciato un suo Airbus moderno come i suoi Convair degli anni ‘50 e questo mese ha deciso di sverniciarlo: questa è la notizia, non che i jet di linea esistevano durante il Proibizionismo.

Chi le prepara le gallerie di Repubblica? Chi è che, invece di capire e tradurre quelle fonti come si deve, ha saputo tirarne fuori il testo qui sopra? E se anche quel testo fosse vero, chi è non dico il professionista, ma la persona senziente che mette un testo su un aereo di 88 anni fa sotto la foto di un aereo a reazione? E poi c’è il discorso dell’istruzione.

A proposito d’istruzione…

Perché, mi chiedete, questo sfogo su un sito che (fra le altre cose) parla di educazione, istruzione e nuove tecnologie? Beh, perché ho scoperto questa perla subito dopo aver letto che, per i maturandi di quest’anno:

le conoscenze personali si formano su siti internet noti per tutto tranne che per la scientificità: ed è così tutto un fiorire di “Ho visto un video su YouTube che sostiene”, “Su studenti.it c’è scritto”, “Da qualche parte sul web ho letto”. Internet è insomma quello che una volta era la chiacchiera da bar, il “me l’ha detto mio cugino”. Non che sia così per tutti, sia chiaro; ma la tendenza a fidarsi di tutto quello che gira per la rete è diffusa perfino in un liceo scientifico.