Come si fa a vendere olio d'oliva di qualità online?

Una delle cose che tratto nei miei scritti e corsi è il rapporto fra piccole e medie aziende e nuove tecnologie, soprattutto in questi tempi di crisi.

Per questo qualche tempo fa ho commentato certi modi di (non voler) vendere olio d’oliva online. In risposta a quell’articolo, Paolo Amerio di oliving mi ha scritto le righe che state per leggere, che pubblico volentieri proprio perché, per i motivi appena citati, mi interessa molto stimolare la discussione su questi argomenti.

Dice il signor Amerio: mi intrometto nella discussione visto che il tema mi tocca da vicino, essendo uno degli assaggiatori professionali di olio che tempo fa ha deciso, insieme ad un paio di amici, di aprire la prima oleoteca online, oliving.

Innanzi tutto vorrei fare un commento su quanto ha scritto l’amico “Marco V” nei commenti all’altro articolo: non credo che il problema della vendita dell’olio extravergine online sia dovuta al fatto che lo stesso non si possa assaggiare prima dell’acquisto. La stessa cosa succede quando siamo di fronte ad uno scaffale del supermercato: difficilmente ci lascerebbero aprire le bottiglie solo per assaggiarne il contenuto!! :-)

La nostra oleoteca online sposa la filosofia che apre il primo post sulla vendita di olio online e cioè quella di selezionare solo olio di alta qualità Italiano e metterlo a disposizione su Internet. Certo, il lavoro di selezione non è facile perchè vi posso garantire che se da un lato è facile puntare il dito contro le multinazionali e considerarle le sole responsabili di tanta “robaccia” che gira sugli scaffali dei supermercati, dall’altro ci sono un quantitativo incredibile di piccole/medie aziende agricole Italiane che fanno altrettanta porcheria!

E anche quando si individua un’azienda pluripremiata… bè… è sempre meglio fare qualche indagine da vicino, i furbetti in questo settore sono sempre dietro l’angolo. Noi infatti preleviamo a campione da ogni fornitura che acquistiamo una bottiglia ed effettuiamo un assaggio per garantire che la qualità sia sempre costante.

Ma Internet può aiutare l’olio extravergine d’oliva italiano di qualità?

L’olivicoltura Italiana negli ultimi dieci anni ha fatto grandi cose: oggi esistono piccole/medie realtà che hanno fatto della qualità la propria mission aziendale ed arrivano a produrre oli che davvero si possono considerare tra i migliori al mondo.

Ma come farli arrivare ai consumatori? Stiamo parlando di aziende piccole, spesso di taratura familiare, con scarse capacità commerciali. Ecco dunque che sulle tavole dei consumatori i loro magnifici prodotti non riescono ad arrivare. Forse no, ora, grazie ad Internet, le cose potrebbero cambiare.

Attrezzarsi con un piccolo sito web per vendere i propri prodotti su Internet è ormai un’attività alla portata di tutti, naturalmente quando si ha un briciolo d’iniziativa.

I consumatori diventano sempre più consapevoli nelle loro scelte, e quando si parla di salute e cibo sano si tende a spendere qualche minuto in più prima di decidere cosa acquistare. Ecco allora che, come già avviene per tutta una serie di altri prodotti alimentari come ad esempio il vino, anche per l’olio di alta qualità comincia sempre più ad aprirsi uno spazio per la commercializzazione a mezzo canale elettronico.

Internet è UN canale di commercializzazione in più, non è “Il Canale”

Cosa significa questo? Significa che non ci si deve aspettare, almeno inizialmente, di stravolgere le proprie vendite il momento successivo all’apertura del proprio negozio elettronico.

Le vendite arriveranno, pian piano. Se vogliamo spingere sull’acceleratore, allora cerchiamo di aprire la porta verso l’estero, sempre più interessato all’olio Italiano (ma non solo - e gli Spagnoli su Internet sono più bravi di noi!). Traduciamo il nostro sito e rendiamolo friendly per le varie culture (Tedeschi, Inglesi, Francesi, ma anche Indiani, Americani…).

Così facendo i piccoli produttori Italiani e i consumatori troveranno in Internet un alleato, un mezzo con cui vendere i propri prodotti per gli uni e acquistare prodotti sani, genuini, difficilmente reperibili nei supermercati, per gli altri.

Migliaia di anni fa l’olio d’oliva si commercializzava trasportandolo per il Mediterraneo in anfore di terracotta. Oggi il prodotto Principe della Dieta Mediterranea può continuare la sua diffusione… al digitale!

Voglio concludere con un suggerimento per l’amica Maria: i prezzi che ti hanno dato i trasportatori sono normali alla prima richiesta, ma ti posso garantire che sono assolutamente fuori mercato. Insisti un pò… vedrai che non ti sarà difficile ottenere un pò di sconto… anche quello, in fondo, è un mercato delle vacche!!

Mia nota finale: personalmente, non sono d’accordo sul fatto che la vendita online sia come quella al supermercato" solo perché anche lì “difficilmente ci lascerebbero aprire le bottiglie solo per assaggiarne il contenuto”.

Perché provare alla cieca al supermercato costa molto meno che farlo online, visto che per provare basta un solo campione, ma solo nel primo caso non c’è alcun costo extra (cioè nessuna spesa di spedizione).

Mentre quando compro online lo faccio (almeno io) o fidandomi di recensioni e basta, oppure per passaparola, ma quasi sempre in quantità maggiori di 1 bottiglia, proprio per ridurre l’impatto dei costi di spedizione. Però il discorso che Internet non è “Il Canale”, ma è UN canale in più che oggi una piccola azienda italiana non può permettersi di ignorare o usare male non fa una piega! Cosa ne pensano gli altri piccoli produttori di cibi e altri articoli di qualità italiani?