Una domanda al deputato sfigato Tommaso Foti

Il deputato del PDL Tommaso Foti lancia il suo personale grido d’allarme: “Se mi tagliano lo stipendio da parlamentare (quasi 9500 Euro al mese) ho le pezze al c..o, con le spese che ho sono uno sfigato” e ne spiega in dettaglio i motivi, fra cui troviamo:

  • “Io alla mia prima moglie devo dare gli alimenti”

  • “Per telefonare spenderò 500 euro al mese e alla Camera ti rimborsano solo per 350 euro”

  • “io invece di andare in vacanza, faccio 70.000 chilometri l’anno”

Il primo motivo a me suona molto come “i deputati devono avere stipendi alti perché… possono divorziare come la gente normale”. Se è un criterio, lo è per tutti, così come suona in quell’articolo è davvero indifendibile. Non credo che le avrà guadagnato molti voti fra tutti quei padri divorziati che 2.000 euro al mese non li vedono nemmeno adesso con la tredicesima. Comunque non è questa la domanda che voglio fare.

Appena ho letto gli altri due motivi citati qui sopra, ho fatto quello che ogni bravo cittadino italiano dovrebbe sempre fare quando legge qualcosa detto o fatto da un parlamentare: controllare la scheda delle sue presenze e attività su OpenParlamento.

Quella di Tommaso Foti ci dice tante cose. Alcune non hanno alcuna relazione con la domanda che voglio fare, le segnalo solo, già che ci sono, per mostrare quante cose interessanti si trovano su OpenParlamento e invogliare i lettori a usarlo sempre. Tommaso Foti, per esempio, al 15 dicembre 2011:

  • è parlamentare da 15 anni e 220 giorni e Componente Commissione permanente VIII Ambiente

  • ha votato 70 volte differentemente dal proprio gruppo parlamentare

  • in 1 votazione ha fatto battere la maggioranza di Governo con assenze o voti diversi da quelli del proprio gruppo

  • ha il 97.55% di presenze ed è 56mo per produttività fra i deputati. Bravo! E dico sul serio!

Però la scheda dice anche che Tommaso Foti è anche consigliere comunale a Pianello Val Tidone, Piacenza, cioè uno di quei 122 parlamentari con un doppio incarico. È stato anche Consigliere Provinciale a Piacenza, ma dal 2004 al 2009, su questo la scheda non è aggiornata. Comunque è tuttora coordinatore provinciale di Piacenza del Popolo della Libertà.

Ecco quindi la domanda: ma se è per stare appresso a questi altri incarichi che fa 70.000 km l’anno, non va in vacanza e non le bastano 9500 Euro al mese… forse non sarebbe il caso che riducesse le spese e si semplificasse la vita? Ma lo deve fare davvero, proprio e solo lei, avanti e indietro continuamente fra Piacenza e Roma? Ma davvero davvero davvero non c’è proprio nessun altro a Piacenza e Pianello Val Tidone in grado di sostituirla subito, in modo che lei possa concentrarsi sul suo servizio in Parlamento e ridurre le sue spese? Spero proprio di sì!

Perché se davvero non ci fosse nessun altro mi sembrano comunque problemi interni suoi, di Pianello Val Tidone e del PDL di Piacenza, non certo da risolvere con lo stipendio da parlamentare.

E poi, se non semplifica lei che è anche Vicepresidente della Commissione parlamentare per la semplificazione, chi lo da' il buon esempio a tutti gli altri parlamentari nella stessa tormentata e difficilissima situazione? Chi glielo dice ai suoi colleghi che forse estendere il recente “no al doppio incarico” a tutti gli incarichi locali sarebbe una buona idea, sia per lasciare spazio a nuovi talenti sia per consentire a ognuno di svolgere al meglio il proprio (unico) servizio al Paese?