Comunicato di ASSOLI sull'accordo Brunetta-Gelmini-Microsoft
Cosa pensa l'Associazione per il Software Libero (ASSOLI) del recente accordo fra i ministri Brunetta, Gelmini e Microsoft?
Ecco una breve sintesi del comunicato, con qualche spiegazione aggiunta per aiutare tutti gli insegnanti e genitori della Scuola Italiana a capire quanto è importante che non si disinteressino di questi temi.
Il 25 settembre scorso i Ministri Brunetta e Gelmini hanno illustrato le iniziative del Governo in tema di innovazione digitale della scuola: gli obiettivi includono "ottimizzazione dell'offerta formativa, diffusione nelle scuole e tra gli studenti della conoscenza e dell'utilizzo degli strumenti informatici, contrasto dell'analfabetismo digitale". Fin qui tutto bene, dice ASSOLI.
Per per raggiungere questi obiettivi il Governo ha firmato con Microsoft (che sta ancora discutendo con le autorità antitrust europee di abuso di posizione dominante) un Protocollo secondo cui Microsoft realizzerebbe iniziative che avranno l'effetto di promuovere (nella scuola pubblica, con il supporto diretto e gratuito dei ministri firmatari, cio dello Stato Italiano) i suoi prodotti.
Questo non piace ad ASSOLI perché: "la scuola pubblica non deve rinunciare al suo compito: deve formare cittadini e non consumatori; deve diffondere la cultura digitale e non promuovere l'utilizzo di prodotti".
In parole povere, non è accettabile che la Scuola Pubblica insegni solo l'uso di software che potrebbe:
- costringere anche voi genitori ad avere una copia di quello stesso programma in casa (anche quando non vi piace o quando per usarlo dovreste ricomprarvi il computer, perché quello che già avete non è abbastanza potente)
- oppure costringere i vostri figli e studenti, quando inizieranno a lavorare, a sprecare soldi perché sanno solo usare i programmi che (finiti gli sconti da studenti) quasi sempre costano più di tutti gli altri, anche se magari funzionano peggio.
E poi, ammesso che proprio la Scuola Pubblica debba fare pubblicità gratis o quasi ad aziende private, perch farlo a una sola?
Per questo e altri motivi, incluso il fatto che con soluzioni alternative si potrebbero creare più posti di lavoro qualificati in Italia, ASSOLI ha deciso di chiedere la modifica del Protocollo. Voi cosa ne pensate? Per saperne di più, leggete il testo integrale del comunicato, contattate direttamente ASSOLI oppure continuate a seguire Stop!
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