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Ancora su Repubblica che non capisce bene gli Open Data
E con questa fanno tre. Dopo gli Open Data che sarebbero trasparenza e gli Open Data della delusione Monti oggi da Repubblica/L’Espresso arriva altra confusione sul vero significato di Open Data. Stavolta è parlando di “Firenze capitale open data”:
Salviamo il paesaggio: un'ottima idea, con un paio di limiti
Ieri è partita la prima campagna nazionale del Forum Italiano dei Movimenti per la Terra ed il Paesaggio: un censimento capillare in ogni Comune italiano per “mettere in luce quante abitazioni e quanti edifici produttivi siano già costruiti ma non utilizzati, vuoti, sfitti”. Ottima idea, visto che il cemento ha già mangiato un bel pezzo d’Italia, anche perché gli Italiani spesso lo usano dove non serve: l’appoggio in pieno e ringrazio i promotori. Mi pare però che la sua realizzazione abbia un paio di limiti.
Domanda a Repubblica, Espresso e tutti i giornalisti: sapete che significa Open Data?
Ci risiamo: il gruppo Repubblica/L’Espresso (o almeno un suo giornalista, visto che è lo stesso in entrambi i casi) da' una definizione sbagliata, riduttiva, di uno dei modi più promettenti di praticare democrazia, cittadinanza attiva e sviluppo sostenibile tramite le tecnologie digitali: l’uso dei Dati Aperti, in inglese Open Data.
Scuola in Chiaro non è (per ora) Open Data. Ed è pure monca
Appena ho saputo della nuova iniziativa del MIUR chiamata Scuola in Chiaro, cioè ancora prima che andasse online, ho scritto una lettera aperta al Ministro Profumo perchè permettesse a tutti di utilizzare i relativi dati per fornire vari servizi molto utili a tutte le famiglie italiane. Il 12 gennaio 2011 Scuola in Chiaro ha aperto i battenti e ho scoperto alcune cose interessanti.