Open Government: le tante (micro) sfide di un movimento globale

Allora, ci sono 4 parlamentari, uno PD, uno FI, uno SEL e uno M5S. Il primo dice… Una barzelletta? No, la seconda parte dell’incontro del 20 marzo a Roma su “Open government: le sfide di un movimento globale”. Queste sono mie note personali e amichevoli provocazioni,

Quante propagande commerciali si fanno a scuola?

Lo scorso gennaio alcuni genitori della scuola elementare Iqbal Masih di Roma (*) hanno detto no alla proposta di trasformare quella dei loro figli in “una Cl@sse 2.0 tutta tablet e tecnologia”, ritenendo che “troppa didattica digitale può essere dannosa”.

Un comma Open Data nella legge elettorale

Legge elettorale, che bel tema. Preferenze o liste bloccate? Candidature multiple o capilista uguali agli altri? Dar retta alla Corte Costituzionale o prenderla per i fondelli? Limite a due mandati, o a due generazioni della stessa famiglia? Quote rosa o niente quote? Garantire o no qualche seggio a certi partiti? Primarie o quaternarie (1)? Sbarramenti sì, no o forse?

Insomma, ne abbiamo lette davvero per tutti i gusti, in questi giorni, di proposte per rinnovare seriamente il Parlamento e garantire la massima qualità della classe politica. Tranne una

Boccia e Renzi, invece della Web Tax parliamo di Windows 8?

“Web tax” è una legge proposta da Francesco Boccia (PD) che avrebbe dovuto (semplificando molto) “obbligare i giganti del Web, da Google ad Amazon, ad aprire la partita Iva per pagare il fisco italiano”. Matteo Renzi (PD) e tanti altri l’hanno stroncata fino a farla abrogare a metà e far dire a Boccia che c’è una “preoccupante subalternità economica e culturale alle multinazionali americane del web”. Prima o poi se ne riparlerà sicuramente, almeno in sede Europea.

Risposta di Antex al mio post del 2013

(pubblico, in formato integrale e senza alcuna modifica, questa risposta appena ricevuta dal [dottor Colagrossi, Direttore BU-IT del Gruppo FIS / Antex giorgio.colagrossi@antex.it], a un mio post dell’anno scorso)