Sono stato fra i primi, credo, a occuparmi approfonditamente di Open Data in Italia, con il rapporto “Open Data, Open Society” (2010) e il suo seguito “Open Data: Emerging trends, issues and best practices” (2011). Negli ultimi anni mi sono occupato principalmente di altre cose, come le conseguenze del fai-da-te digitale. Però non ho mai smesso di seguire il mondo Open Data, in Italia e all’estero, e quest’anno spero di lavorarci ancora. Per questo ieri ho partecipato all’apertura dell’evento “Open Data Day” in Campidoglio. Purtroppo, per motivi personali, sono dovuto andarmene presto, quindi non so se si è parlato o no di alcuni punti che mi stanno a cuore. Eccoli qui, e ovviamente sono a disposizione per continuare il discorso e lavorarci insieme.
Scrivevo ieri che “avremo modo di riparlare parecchio, con più calma e con gusto (magari dolceamaro)” del [DDL Gambaro](http://www.repubblica
.it/politica/2017/02/15/news/ddl_gambaro_il_pdf-158382789/) per “per prevenire la manipolazione dell’informazione online, garantire la trasparenza sul web e incentivare l’alfabetizzazione mediatica”.
Ecco qualche altro spunto per la discussione. Dunque, se capisco bene la bozza, chiunque gestisca un sito personale dovrebbe
È appena uscita la bozza di un disegno di legge bipartisan per “per prevenire la manipolazione dell’informazione online, garantire la trasparenza sul web e incentivare l’alfabetizzazione mediatica”
A giudicare dalle prime reazioni avremo modo di riparlarne parecchio, con più calma e con gusto (magari dolceamaro). Per cominciare, visto che l’obiettivo è anche “incentivare l’alfabetizzazione mediatica”, ecco un modesto contributo su quel fronte:
PDF immagine? Nel 2017? ANCORA??? La bozza del disegno di legge in questione è disponibile online come PDF immagine e questo non va bene.
SETTE anni fa scrivevo che [“Se la TV digitale la guardassimo col computer…"](http://Se la TV digitale la guardassimo col computer…) i politici dovrebbero stare più attenti a quel che dicono, e noi saremmo più informati. Oggi, negli USA, è successo proprio questo, anzi di meglio. O forse di peggio. Nel 2009, infatti, scrivevo, per spiegare la figura qui sopra:
Duemila anni fa, Gesù diceva “Non sappia la tua sinistra quel che fa la destra” (Mt 6,3). Qualche giorno fa, invece, l’Italia ha fatto una figura descrivibile come “Non sappia la mano di chi risponde (male) a questionari ufficiali quel che impugna la mano del suo capo, cioè del Presidente del Consiglio”.