Ci siamo anche noi, e vorremmo aiutare.

Questo post e' un commento a caldo, ma soprattutto un’offerta, a proposito di come “addomesticare l’algoritmo per non finire addomesticati”, un’intervista a Paolo Benanti a proposito di “come le grandi religioni abramitiche si siano mobilitate per chiedere che, quella dell’Intelligenza Artificiale applicata al vivere, sia una crescita e non una deriva. E ricorda come nessuna tecnologia sia neutrale di per sé”.

Prima un suggerimento, e una preghiera

Ormai in Italia, soprattutto ma non solo in TV e giornali, algoritmo significa tutto e niente, ma fa sempre rima con, poteri forti, mistiche conoscenze e piani segreti, cioe' audience. Per questo finisce su tutto come il prezzemolo (pure Boris 4 dipende da “L’ALGORITMO”), ma perdendo efficacia.

“Algoretica” mi sembra una sintesi necessaria e molto efficace. Ma algoritmo rimane una delle parole piu' abusate e fraintese di questo periodo, almeno in italiano (dopo “competitor” invece di “concorrente”, ovviamente).

Mi permetto quindi di suggerire che cominciare tutti a dire “procedure automatizzate” o “automazione totale” nei tantissimi casi in cui bastano e funzionano molto meglio di “algoritmo”, potrebbe aiutare molta piu' gente a capire davvero di che si parla.

Poi una preghiera di chiarimento. Al momento in cui scrivo, l’articolo contiene questa risposta che onestamente non capisco:

“Ogni tecnologia, ogni artefatto tecnologico, una forma di potere e una forma d’ordine pensate all’ordine con il quale ci è stata data del vaccino durante la pandemia: lo ha deciso un algoritmo chiuso dentro un sistema che era la sanità regionale."

Presumo che ci sia un qualche errore di trascrizione, si potrebbe correggere? Grazie!

Un dialogo necessario, ma forse ancora sbilanciato

Passando al nocciolo della questione, una mobilitazione comune delle religioni abramitiche sull’algoretica e' un’ottima notizia. Ma forse quel fronte comune va rafforzato, per pareggiare le forze in campo. Ovvero, ai discorsi sull’etica IBM, Microsoft e simili DEVONO senz’altro partecipare (anche quando non vorrebbero), ci mancherebbe altro. Ma se partecipano in prima fila, senza rappresentanze adeguate e complete dai lati opposti o inferiori della società, si rischia la democrazia di Benjamin Franklin, quella dei due lupi e un agnello che votano su cosa mangiare a colazione.

Eccoci!

Citando dall’articolo, “quello che chiede tutto questo nostro movimento [è che] diversi membri attivi della comunità civile e della società civile possano portare il loro contributo positivo, perché questo innovazioni tecnologiche diventino veri e propri sviluppi umani."

Concordo in pieno, e proprio per questo mi permetto una segnalazione, non come gara a chi e' piu' bravo ma solo, ripeto: solo come offerta, anzi come richiesta, di essere attivamente coinvolti e poter contribuire a questo sforzo.

Che certe tecnologie sono piu' aperte di altre a veri e propri sviluppi umani, e che i cattolici, e in generale chiunque sia religioso, abbiano anche piu' motivi degli altri per promuoverle, io e altri lo facciamo presente da ormai quasi diciotto anni. Il come e il perche' si trovano negli altri scritti elencati in fondo a questo post, perche' il suo scopo e' solo uno:

segnalare che ci sono altri cattolici che studiano seriamente e da parecchio tempo questo problema, a disposizione per contribuire attivamente a qualsiasi iniziativa in proposito.

Per contattarci, basta una email.

Da leggere

1. 2005: Free Software’s Surprising Sympathy with Catholic Doctrine
2. 2005: Christian Endorsement for Free Software Increases
3. 2006: the Eleutheros Manifesto for a Catholic Approach to ICT
4. 2009: The real effect of the Internet on Catholicism (or any other religion)
5. 2013: The departure of Benedict XVI? Not on this computer, sorry
6. 2013: Catholic Social Doctrine And the Openness Revolution: Natural Travel Companions?
7. 2013: a suggestion to all Commoners
8. 2016: Core values? Even software, file formats and servers transmit them
9. piu' recenti: tutti i post nella categoria “religione” e “cattolici”, alcuni dei quali sono visibili nelle schermate seguenti