Voglio un Movimento Italiano della Patata!
No, non parlo di Forza Gnocca, questa è roba seria.
Il Movimento della Patata greco, quello che vorrei vedere prima possibile come partito di massa anche in Italia, è il collegamento diretto fra agricoltori locali e tutti gli altri cittadini che permette ai primi di non morire di fame, vendendo direttamente ai secondi, che comunque risparmiano parecchio.
La cosa è iniziata a febbraio di quest’anno, per protesta. Vendendo a un terzo del prezzo di mercato (25 cent/Kg), ma senza intermediari, alla seconda manifestazione i partecipanti hanno venduto 50 tonnellate di patate anziché le 3/4 che si aspettavano.
Oggi di iniziative del genere ce ne sono parecchie in Grecia, e pare che funzionino meglio delle cooperative tradizionali. Non tanto e non solo perché la gente, non avendo più un Euro in tasca, sta attentissima a far bene la spesa.
La differenza o la novità vera è che oggi molti Greci hanno molte più occasioni di comprare direttamente, e sprecano molto meno tempo a trovarle e sfruttarle, grazie a Internet.
Gli agricoltori hanno imparato, per esempio, a fare online delle sorte di aste (tipo “chi mi compra 100 KG di patate o pomodori fra 6 mesi, al tempo del raccolto”?), per coltivare a colpo sicuro prodotti già prenotati. La gente ha imparato a cercare (o chiedere) online vendite itineranti di questo o quel prodotto, anzichè limitarsi ad andare al mercato più vicino.
In Italia qualcosa di simile c’è già, vedi per esempio Campagna Amica, ma in generale non siamo ancora a quel livello, anzi. Da una parte, gli agricoltori italiani stanno ancora allo stesso livello di un anno fa, quando chiedevo come mai, con tutti i problemi che hanno, non si decidono a usare le nuove tecnologie come in Africa. Per quanto riguarda la gente, che è possibile fare la spesa online (quella seria di base, non comprare cene esotiche o massaggi su Groupon!) ancora lo ignorano completamente in troppi. A partire dai tantissimi Italiani a cui risparmiare qualche Euro farebbe davvero comodo e che hanno accesso a Internet, ma ancora la usano solo per cazzeggiare su Facebook. Perché?
(ispirato da questo articolo di Al Jazeera sul “potato movement” in Grecia)
Who writes this, why, and how to help
I am Marco Fioretti, tech writer and aspiring polymath doing human-digital research and popularization.
I do it because YOUR civil rights and the quality of YOUR life depend every year more on how software is used AROUND you.
To this end, I have already shared more than a million words on this blog, without any paywall or user tracking, and am sharing the next million through a newsletter, also without any paywall.
The more direct support I get, the more I can continue to inform for free parents, teachers, decision makers, and everybody else who should know more stuff like this. You can support me with paid subscriptions to my newsletter, donations via PayPal (mfioretti@nexaima.net) or LiberaPay, or in any of the other ways listed here.THANKS for your support!