Io non voglio una Commissione Antimafia a Milano
Le associazioni Le Girandole e Qui Milano Libera hanno appena messo online una petizione (appoggiata anche dal Movimento 5 Stelle) ha appena messo in linea una Petizione per una Commissione Antimafia a Milano. Io una Commissione del genere non la voglio.
Oddio, non è che proprio non la voglia a nessun costo. O che neghi la gravità del problema (a Milano o in qualsiasi altra parte d’Italia). È solo che… un’altra commissione? Con tutte quelle che abbiamo già visto in Italia nascere con grandi promesse, spese pubbliche non indifferenti e sparire dopo risultati concreti spesso scarsi e in notevole ritardo? Non sarebbe ora di provare qualche altro sistema?
La Commissione in questione dovrebbe (cito dalla pagina ufficiale della petizione):
- contrastare, nel limite delle possibilità di un ente comunale, il fenomeno della criminalità organizzata nel capoluogo lombardo
[perché]
… il rischio di infiltrazioni mafiose negli appalti comunali è elevato. Senza un contrasto adeguato e un controllo rigoroso e competente… il danno per la città sarà incalcolabile - essere “competente, indipendente, forte ed efficiente”
Il primo oggettivo mi fa un po' sorridere, perché chiedere una commissione esterna competente implica che consiglieri e assessori non lo sono, ma non divaghiamo. Il motivo per cui l’idea della Commissione non mi soddisfa è che un controllo, anzi una prevenzione “indipendente e forte” è possibile anche in un’altra maniera: trasformando in Dati Aperti tutte le informazioni relative a tutti gli appalti in questione.
“Dati Aperti” significa pubblicare su Internet in tempo reale, in formato riutilizzabile automaticamente, gratuitamente e per qualsiasi scopo, (almeno) tutte quelle informazioni relative agli appalti che non hanno alcun problema di privacy, per esempio: prezzi, titolari di tutte le ditte coinvolte, stato e proprietà delle ditte medesime, funzionari che hanno firmato certe autorizzazioni, mappe catastali eccetera…
Se tutta questa roba fosse disponibile nel modo appena spiegato (e se, magari, i relativi pagamenti avvenissero su conti bancari trasparenti), ci sarebbe molto meno bisogno di una Commissione. Se qualsiasi cittadino potrebbe vedere subito come stanno le cose, ne risulterebbe un controllo complessivo molto più “indipendente e forte” di qualsiasi Commissione di poche persone.
Non perché tutti abbiano il tempo o la competenza necessari, ma perché aprire i dati permetterebbe a chiunque abbia quella competenza di scoprire subito le magagne e dirlo a tutti gli altri. Non solo ai 15 eletti della Commissione.
per capire di che sto parlando, eccovi un paio di esempi concreti dalla cronaca italiana recente:
- Ristorante di Parma sotto inchiesta spiega perché è importante aprire i dati pubblici
- Con i Dati Aperti si sarebbe potuta evitare Affittopoli. E forse, diciamolo, anche lo scandalo di Filippo Penati o la Batcaverna di Gabriele Moratti
È ovvio che cose come arrestare e giudicare chi commette reati non possono nè dovrebbero farlo i comuni cittadini. Però sapere che tutti vedranno quel che sta accadendo, cioè avere la certezza che le tutte le magagne saranno subito denunciate, è un contrasto e un controllo molto più rigoroso, forte ed efficiente di una Commissione.
Finché riescono a farti fare le domande sbagliate (tipo “ci date una Commissione Antimafia che controlli quel che fate?" invece di “volete decidervi a lavorare davvero alla luce del sole così che tutti possano controllarvi?") le risposte che ottieni cambiano poco- Anche quando sono quelle che volevi tu. Forse è ora di cambiare sistema. Dati Aperti, subito! O almeno, prima i Dati Aperti e dopo, se volete, anche la Commissione.
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