Microsoft in Puglia: occhio alla neutralità tecnologica
Finalmente, dopo la sorpresa causata dal sapere che Vendola ha firmato un accordo “alla Berlusconi” con Microsoft, si comincia a sapere qualcosa sul contenuto di quell’accordo (il problema maggiore in questa storia è infatti la scarsa trasparenza, più che la scelta del partner).
La Regione Puglia ha pubblicato un comunicato stampa intitolato Protocollo d’intesa Regione Puglia e Microsoft. Vendola: “Neutralità tecnologica riassunto anche dal Corriere del Mezzogiorno.
Il titolo del comunicato lascia perplessi, a meno che questo non sia il primo di una serie di accordi. In informatica “Neutralità tecnologica” significa più o meno “dare a ogni utente software, pubblico o privato, la libertà di usare il software che preferisce e dare a ogni fornitore di software pari opportunità di fare affari”. “Neutralità tecnologica” sembra quindi un titolo più adatto a un accordo plurilaterale fra un Ente Pubblico e tutti i suoi fornitori di software, per non dipendere troppo da nessuno di loro e per farli tutti gareggiare ad armi pari; non a un accordo con un solo fornitore, quello che ha già il monopolio in molti settori di mercato.
Ci sono due punti del comunicato che bisognerà seguire con molta attenzione in futuro. Uno è l’educazione: “Regione Puglia e Microsoft Italia si impegneranno a facilitare l’accesso e l’utilizzo delle tecnologie informatiche presso tutto il mondo scolastico pugliese, valorizzando l’impiego di soluzioni IT per fini didattici e amministrativi."
Questo perchè se, in futuro, le “tecnologie informatiche” effettivamente adottate risulteranno essere in maggioranza prodotti Microsoft, non solo non si potrà certo parlare di neutralità tecnologica, ma tutto sommato l’accordo firmato dal presidente di Sinistra Ecologia Libertà si sarà rivelato… inutile nella parte sull’educazione: a facilitare le promozioni di Microsoft nella scuola pubblica italiana ci ha già pensato il governo Berlusconi. Ma in caso contrario, perché fare un accordo solo e proprio con Microsoft?
L’altro punto di cui tutti, a partire da… gli azionisti di Microsoft, vorranno seguire con attenzione lo sviluppo è questo: “L’obiettivo del Protocollo d’intesa firmato oggi con la Regione Puglia è… garantire interoperabilità e cooperazione fra le organizzazioni, siano esse pubbliche o private”.
Perché nell’informatica, per garantire interoperabilità fra organizzazioni diverse, ci sono due strade:
- imporre che tutte le comunicazioni fra organizzazioni, o con le Pubbliche Amministrazioni, avvengano solo usando formati di file e protocolli informatici davvero aperti, cioè non segreti e utilizzabili senza problemi con qualunque software, e poi impicciarsi il meno possibile su quale software viene usato
- convincere tutti a usare uno e un solo insieme di programmi, tutti dallo stesso fornitore
Nel caso di questo accordo, entrambe le soluzioni devono fare i conti con il fatto che i formati di Microsoft Office non sono considerati aperti dallo Stato Italiano. E la seconda soluzione, visto che ogni società privata per azioni ha l’obbligo di massimizzare i profitti dei suoi azionisti, pare l’unica (anche e proprio perché l’accordo è solo con Microsoft) che i dirigenti Microsoft potrebbero proporre senza venir meno ai loro obblighi interni ma è tutto fuorché neutrale. Insomma, sarà interessante vedere come finisce.
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