TeacherMate, il minicomputer scolastico che non dovrebbe esistere

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Durante l'Assemblea dell’Open Learning Exchange (OLE) a Kathmandu ho avuto la possibilità di provare per qualche minuto un’interessante minicomputer per le scuole elementari, il TeacherMate di Innovations for Learning (IfL), e di parlare con Seth Weinberger, Direttore Esecutivo di IfL.

Fra i computer progettati apposta come strumenti didattici individuali, il TeacherMate è uno dei più economici, avendo un costo per l’utente finale intorno ai 60 dollari. Diversi programmi scritti per questo dispositivo girano anche sui laptop XO che ho visto all’opera in Nepal.

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Il TeacherMate ha una porta USB per scaricare software dal computer dell’insegnante, uno slot per schede di memoria SD, microfono e altoparlante. Questi ultimi sono utili soprattutto per lo studio delle lingue: gli studenti possono ascoltare frasi pronunciate da insegnanti madrelingua, registrarsi mentre le ripetono e poi verificare con il TeacherMate la correttezza della loro pronuncia. L’interfaccia utente è composta da quattro tasti freccia e altri quattro bottoni di diverso colore.

La prima cosa che si vede all’accensione è una lista dei programmi caricati nel TeacherMate. Quello che ho provato io conteneva, fra le altre cose, applicazioni per leggere e registrare storie in Spagnolo, esercizi di ortografia e ordinamento delle parole e vari esercizi e spiegazioni di matematica.

Qual è il ruolo del TeacherMate in classe?

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Durante l'Assemblea di OLE Seth ha spiegato che il TeacherMate non è stato creato per essere usato da solo, ma per trasformare il modo di lavorare in classe, integrando direttamente quello che fa ogni studente con quanto l’insegnante sta spiegando alla lavagna in quel momento: tutto quello che viene fatto con il TeacherMate è copiabile immediatamente sul computer dell’insegnante, rendendo molto più facile e veloce la verifica degli esercizi e dei progressi di ogni allievo. Poichè ogni studente ha un account personale, uno stesso TeacherMate può essere condiviso da più bambini. Il software di gestione consente anche di caricare in ogni TeacherMate un programma diverso, permettendo di assegnare a ogni bambino l’esercizio più adatto alle sue capacità oppure, se ci sono allievi stranieri, nelle lingue madri di ognuno.

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Il computer che non voleva esistere

Una cosa interessante nella storia del TeacherMate è il fatto che i suoi creatori non volevano fabbricare un nuovo computer, ma solo sviluppare softare didattico. Secondo Seth, “tre anni fa, quando il software era finalmente pronto, ci siamo resi conto che non poteva essere impiegato su larga scala come volevamo usando computer normali che sono troppo costosi, troppo grossi e troppo difficili da usare (troppi tasti!) per i bambini piccoli."

A quell’epoca i laptop XO erano troppo costosi e comunque ancora difficili da reperire in grandi quantità negli Stati Uniti. IfL provò anche a chiedere a Nintendo se erano interessati a far girare il software didattico sulle loro console, ma Nintendo rispose che loro volevano occuparsi di giochi, non didattica.

Quest’anno però, Nintendo ha lanciato una pacchetto scolastico per il Nintendo DS e pare che i Nintendo DS siano già usati in alcune scuole di Osaka. Voi che ne pensate? A me, sapendo che i rifiuti elettronici diventano un problema sempre più grosso ogni anno, francamente non fa piacere scoprire che persone che hanno avuto una grande idea per un software siano costretti, senza ragioni tecniche, a costruire altro hardware che non sarebbe stato davvero necessario, ma questa è un’altra storia.

In ogni caso, ha detto Seth, “quello che conta è il software didattico,noi vogliamo smettere di fabbricare hardware appena possibile, il TeacherMate attuale appena possibile. Per noi è solo una soluzione temporanea in attesa che i prezzi di altri dispositivi scendano a livelli accettabili, ma abbiamo già iniziato ad adattare il nostro software all’iPod e ad altri prodotti."

Che ne pensano bambini e insegnanti?

Dopo la conferenza a Kathmandu ho chiesto a Seth cosa pensano del TeacherMate gli utenti finali, cioè bambini e insegnanti. Molti tentativi di usare i computer nella didattica falliscono semplicemente perché i docenti non riescono ad adottarli o si rifiutano di farlo. Nel caso del TeacherMate, Seth mi ha detto che, secondo studi fatti da IfL, “gli insegnanti adorano i nostri computer, e quindi li usano. Certo, questa accettazione non è sufficiente perché gli studenti imparino meglio grazie ai TeacherMate, ma è un prerequisito indispensabile e pare che a questo livello le cose vadano benissimo."

Parlando di studenti, Seth è rimasto sorpreso dal fatto che molti studenti sembrano riuscire a concentrarsi meglio, non peggio, con uno schermo minuscolo come quello del TeacherMate. Un dispositivo così piccolo è anche più facile da considerare come proprietà personale (quindi i bambini tendono ad averne maggior cura) ed è anche più compatibile con una fascia d’età (da 5 a 7 anni) in cui stare seduti a lungo sembra una tortura. I bambini, riferisce Seth, “amano portarsi in giro per la classe i loro TeacherMate. Spesso ci lavorano stando sotto i banchi. Nelle scuole di campagna capita spesso di trovarli tutti seduti sotto un albero, o sui suoi rami, con il Teachermate in mano."

Per finire, Seth mi ha raccontato anche la sua sorpresa nello scoprire che, anche se IfL ha fatto di tutto per rendere i vari programmi più divertenti e appaganti possibile, per aumentarne la voglia di usare il TeacherMate, i bambini spesso sembrano non accorgersene e riferiscono che il minicomputer gli piace semplicemente perché… “li aiuta a imparare a leggere e far di conto”. Da' da pensare, no?