Linux Day: perché il software non è solo questione di software

(Paywall-free popularization like this is what I do for a living. To support me, see the end of this post)

Un Linux Day, come già saprete se avete letto la spiegazione di una mamma sul perché tutti i genitori dovrebbero parteciparvi almeno una volta, è una manifestazione nazionale nata per far conoscere a tutti i vantaggi di Linux e del software libero.

Quest’anno ho partecipato all'edizione romana del Linux Day, per cercare di spiegare in poche parole quello che sarà uno dei temi centrali di Stop! e l’argomento centrale del corso online per genitori e insegnanti: il fatto che Linux e il software libero non sono solo una questione di software, perché diritti civili e qualità della vita dipendono da come i computer vengono usati intorno a noi. In estrema sintesi, il motivo è che:

  • Il software in quanto tale conta ben poco. Quello che conta è cosa si fa con e grazie al software, perché oggi è il software che:
  • Rende possibile ogni altra attività economica moderna
  • Manda avanti qualsiasi servizio usato dagli esseri umani
  • Rinchiude tutti i dati e i documenti di cui abbiamo bisogno in file accessibili solo con altro software dello stesso tipo!

Per saperne di più potete leggervi tutta la breve (solo 18 pagine) presentazione fatta al Linux Day oppure quest’altra sullo stesso tema, più lunga ma comunque leggibile anche senza alcuna competenza informatica. Gli stessi argomenti sono comunque spiegati con tutti i dettagli anche nel corso online di cultura digitale per genitori e insegnanti.

Note sull’evento

Il gruppo utenti Linux La Sapienza ha scelto come temi chiave dell’evento Orientamento e Lavoro. Il programma comprendeva infatti sia momenti specifici per chi non aveva mai visto Linux in azione e voleva semplicemente scoprire di che si tratta, sia parecchie presentazioni dedicate a chi vuole usare Linux e Software Libero sul lavoro, dagli insegnanti a ricercatori e piccole imprese.

La mia chiacchierata è stata seguita da una ventina di persone. Per me il momento più importante è stato subito dopo aver finito, quando diverse persone mi hanno chiesto più informazioni su come oggi, in Italia, governo, amministrazioni locali e scuola usano e promuovono il software libero. Durante la chiacchierata avevo infatti insistito proprio sul fatto che non basta usare questo software a casa personalmente, ma spesso è più importante pretendere che venga usato (correttamente!) nei vari enti pubblici. Questo comunque è un argomento che verrà trattato regolarmente su Stop, quindi non ne parlerò oggi. A presto!

Who writes this, why, and how to help

I am Marco Fioretti, tech writer and aspiring polymath doing human-digital research and popularization.
I do it because YOUR civil rights and the quality of YOUR life depend every year more on how software is used AROUND you.

To this end, I have already shared more than a million words on this blog, without any paywall or user tracking, and am sharing the next million through a newsletter, also without any paywall.

The more direct support I get, the more I can continue to inform for free parents, teachers, decision makers, and everybody else who should know more stuff like this. You can support me with paid subscriptions to my newsletter, donations via PayPal (mfioretti@nexaima.net) or LiberaPay, or in any of the other ways listed here.THANKS for your support!