È ora di scrivere le leggi come il software

Gli Italiani lasciano scrivere e discutere le loro leggi con un sistema idiota, che infatti è regolarmente sfruttato per creare problemi. Anche se una soluzione già applicabile esiste da trent’anni. Parlo del sistema che rende possibili cose come queste, tanto per citarne due recenti:

“Ignota la mano dell’autore?" Io non lo so qual è, in pratica, la procedura con cui effettivamente quei documenti vengono scritti e fatti circolare per discuterli ed effettivamente approvarli, ma lo ripeto: se rende possibile il regolare verificarsi di cose del genere è un sistema idiota, da rimpiazzare prima possibile. Con cosa, potete provarlo voi stessi da soli, in una qualsiasi pagina di Wikipedia. Dopo aver letto i prossimi paragrafi fatelo, per favore.

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Per computer e software, trattare leggi o il codice sorgente di tutti i programmi software che usiamo è praticamente la stessa cosa. Entrambi i tipi di “documenti”, infatti, sono semplice testo: magari formattato in modi diversissimi, ma semplice testo. Ma i gruppi di programmatori di tutto il mondo è da decenni che non devono mangiarsi il fegato per capire CHI di loro ha modificato una certa riga di codice, o quando. Perché loro usano sistemi di controllo delle versioni, cioè software che, come vedete nelle illustrazioni:

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  1. conserva sempre tutte le versioni di ogni documento, e permette di confrontarne le differenze con pochi clic (figura 1)
  2. registra automaticamente, come vedete in figura 2, chi ha cambiato anche una sola parola, e quando
  3. a differenza delle funzioni con nomi simili presenti nei vari word processor, permette permette **a tutti, anche dall’esterno, **di fare queste verifiche

Per saperne di più e toccare con mano, andate sulla pagina Wikipedia del Controllo Versioni e poi fate clic su “Altro->Cronologia” in alto a destra. “Ignota la mano dell’autore”, un accidente.

Va senza dire che, nel caso delle leggi, un sistema del genere dovrebbe permettere le modifiche SOLO a utenti registrati, che si autenticano ogni volta con sistemi sicuri, tipo smart card o chiavette per home banking, e solo da computer sicuri, all’interno di Camera, Senato eccetera. Ma sarebbe un sistema di costo e  complessità di gestione sicuramente accettabili, considerando i benefici per tutto il paese, della tracciabilità (con rischi concreti di rimetterci voti o carriera, a fare scherzetti come quelli…) di tutto il processo legislativo.

Parliamoci chiaro: l’unico vero ostacolo di una soluzione del genere sarebbe lo sforzo mentale, in chi dovrebbe usarlo, causato dal dover imparare a scrivere testi con un nuovo programma. Sarà per questo che in questo momento ho una morsa allo stomaco e le lacrime agli occhi. Meglio rinunciarci, dai, non possiamo causare tanta sofferenza.

Nota per gli informatici duri e puri: lo so che ho semplificato, e che i sistemi di version control veri e propri, magari distribuiti, sono molto diversi da quelli di un wiki, ma questo è solo il posto in cui fare esempi più semplici e familiari possibile a tutti. Di quale soluzione sia migliore, possiamo parlarne dopo aver fatto capire a tutti la natura del problema.