Il suicidio analogico dei trasporti locali italiani

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Il mese scorso ho passato un pomeriggio all’Aquila, viaggiando da Roma con pullman di linea. Ho scoperto un paio di cose rilevanti per chi, come me, propone un uso sensato

delle tecnologie digitali per migliorare servizi e qualità della vita. La prima la vedete nelle immagini. [![solofestivi

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La macchinetta per i biglietti al terminal ARPA dell’Aquila si divide molto formalmente il lavoro con l’impiegato di turno due metri a sinistra. “Biglietto L’Aquila/Roma vendibile solo nei giorni festivi”? Perché? In quel momento non c’era nessuno, ma quello è un modo per creare file inutili.

File a parte, non è uno spreco tenere “accesi” sia il bigliettaio sia la macchinetta? Se ARPA ha ancora carenze di autisti e deficit di questa portata più sfrutta i computer come computer, anzichè come precari part time, meglio è.

L’altra (ri)scoperta è quante linee esistono, dai collegamenti diretti l’Aquila/Fiumicino a quelli che diretti non sono, ma ci vai comunque dalle Marche alla Campania con un solo pullman, ai tanti trasporti pubblici locali. Tutti servizi utilissimi e tutti, su Internet introvabili a volte, inutilizzabili sempre. Non per fare i biglietti online, che certo non guasta, ma per qualcosa di ancora più importante:

trovare un motivo per comprare quei biglietti e sapere quali comprare

Oggi come oggi, per scoprire QUALI aerei prendere, QUANDO e DOVE per fare il giro del mondo bastano poche ore su siti come lastminute.com. Ma per organizzare una vacanza con i mezzi pubblici in quel 98% dell’Italia che non è RomaFirenzeVenezia… rischi di passare più tempo in telefonate, comparazioni a mano di orari PDF e disperate preghiere che non ti abbiano detto fesserie che in vacanza. SE sei italiano, per chi non conosce la lingua tanto vale provare subito in qualche altro paese.

Magari sarà anche per questo che tantissime nostre località e piccole strutture sono ancora piccoli paradisi, ma se non diventano un pochino più raggiungibili quanto dureranno ancora, con l’aria che tira? E perché il trasporto pubblico locale italiano, essendo come è alla canna del gas, non cerca di risolvere almeno questi problemi, per cui basterebbero tecnologie a basso costo?

Uno dei motivi per cui è impossibile pianificare viaggi in Italia con i trasporti pubblici locali è che i loro gestori non pubblicano gli orari in formati automaticamente utilizzabili da qualsiasi sito Web per calcolare al nostro posto percorsi migliori, orari di partenza, coincidenze e così via, come si racconta qui. Fortunatamente chi ha bisogno che quegli orari siano online oggi può metterceli da solo, senza aspettare la manna dal cielo. Per me (occhio: pubblicità in arrivo) quella gita all’Aquila è stata la spinta per proporre questo corso GTFS, ma potete benissimo farlo da soli.