Ritirate fuori quelle macchine da maglieria. Arrivano gli hacker!

Ve le ricordate quelle macchine da maglieria elettromeccaniche degli anni ‘80, quelle che ogni signora borghese all’avanguardia e con le mani d’oro non poteva non avere? Se nonna, mamma o zia ne hanno una ancora in cantina, ritiratele fuori!

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Per chi non sapesse di che stiamo parlando, si tratta(va), vedi foto a lato, di macchine simili come forma e dimensioni a tastiere elettroniche, da posare su un tavolo o su un proprio supporto: infilandoci il filo di lana e muovendo una specie di piastra da una parte all’altra, viene fuori un maglione, coperta, sciarpa o quel che volete, come se fosse fatto con i ferri ma molto più in fretta, anche se non avete mai preso un ferro in mano. “Programmandola”, con schede perforate o altri sistemi e attaccandoci diversi fili di lana, una macchina da maglieria può fare anche maglioni o altro con disegni. Se qualcuno ha creato quei disegni, ovviamente. E qui viene il bello, ovvero l’Open Hardware.

Ho scoperto solo ora che da un paio d’anni gli hacker (che non sono affatto criminali informatici, checchè ne dicano i media) hanno cominciato a smanettare anche sulle macchine da maglieria. Questo articolo (inglese) spiega che:

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  • ci sono persone come Fabienne Serrière che hanno già progettato software e schede di adattamento per creare nuovi disegni in un qualsiasi computer moderno e da lì farli eseguire direttamente alle vecchie macchine per maglieria. Anche se sono troppo complessi o troppo lunghi da caricare coi vecchi sistemi, come questo qui a fianco
  • è in corso di progettazione una nuova macchina per maglieria Open Source, Knitic, basata sul microcontroller Arduino che fra l’altro è nato in Italia
  • poichè il tutto è Open Source, se avete macchine da maglieria non compatibili con quei programmi e circuiti, qualunque amico esperto di programmazione ed elettronica (potrebbe essere anche un bel progetto per Istituti Tecnici) potrebbe adattarveli legalmente, senza pagare alcuna royalty

Il bello di tutto questo è che non è interessante solo per hobbysti più o meno maniaci della maglieria o della programmazione. Resuscitare vecchie macchine da maglieria, o costruirsene da soli di nuove con progetti Open Source, e poterci automaticamente disegni moderni fatti al computer, potrebbe avere anche un altro uso. Potrebbe creare qualche posto di lavoro, rendendo molto più efficienti, cioè economicamente sostenibili, piccole aziende produttrici di maglioni, sciarpe o qualsiasi altro articolo di maglieria unico, su ordinazione.

Per saperne di più, se conoscete l’inglese guardate i video nell’articolo già citato a inizio pagina, la storia di Knitic oppure questa presentazione o l’articolo “Come ho craccato una macchina da maglieria”. Se avete bisogno di aiuto con l’inglese per stabilire contatti con queste persone, fatemelo sapere e cercherò di aiutarvi.