Deficit? Chi se ne frega, questo è tempo di EROI!

(questo è il mio tentativo di capire e riassumere in meno di 500 parole, perché credo che sia un argomento importantissimo che TUTTI dovrebbero conoscere e discutere, gli articoli inglesi citati a fondo pagina. Grazie in anticipo per commenti e correzioni)

EROI è una sigla inglese (energy return on energy invested) che indica il rapporto fra l’energia disponibile per usi economici e l’energia che serve per produrla. Un EROI globale di 100:1 significa che il mondo si ritrova con 100 KWh di energia per ogni KWh consumato per produrre, estrarre e distribuire petrolio, carbone o ogni altra fonte di energia, rinnovabili incluse. EROI alto è bello, EROI basso è brutto. Per tutti.

Secondo gli autori degli articoli citati a fondo pagina:

  • a livello mondiale l’EROI medio del petrolio oggi è 20:1. Ottant’anni fa era 100:1

  • l’EROI stimato del petrolio nuovo, quello ancora da estrarre magari sott’acqua a cinque miglia di profondità o dalle sabbie bituminose, è solo 5:1

  • l’EROI delle rinnovabili sta intorno a valori come 17:1. Meglio del petrolio futuro, ma comunque (molto) meno di quello presente e passato

Questo è terribilmente importante per tutti perché, se oggi le cose stanno così:

  1. in futuro avremo tutti un tenore di vita peggiore dell’attuale semplicemente a causa dell’EROI più basso. Cioè anche se non ci fossero possibile crollo dell’Euro, manovre e manovrine, debito pubblico alle stelle e tentativi di sanarlo tagliando pensioni, privatizzando eccetera

  2. il problema è puramente fisico, non politico. Quel che facciamo e usiamo oggi ha bisogno per funzionare di un EROI alto che oggi non esiste più, chiunque governi. Votare per un altro partito alle prossime elezioni non rende certo il petrolio più facile e conveniente da estrarre

Il punto 1 è dovuto al fatto che, quando l’EROI scende, l’economia (nella sua forma attuale, almeno) perde capacità di generare benessere, perché ogni anno sempre più energia sparisce per… produrre altra energia, invece di beni e servizi come succedeva prima.

Il punto 2 significa che farà poca o nessuna differenza se, per esempio, sanità, scuole, trasporti e altre infrastrutture essenziali rimarranno pubbliche o verranno privatizzate. In entrambi i casi, cose e servizi di cui abbiamo bisogno dovranno diventare compatibili con EROI molto più bassi di oggi o sparire del tutto.

È per questo che quegli esperti dicono che bruciare combustibili fossili, ignorare i cambiamenti climatici e rifiutarsi di investire nelle energie rinnovabili è un modo sicuro per rendere o lasciare un paese “troppo povero per riparare le sue strade e i suoi ponti, troppo povero per dare ai suoi giovani la migliore educazione possibile”.

Invece, dicono, indipendentemente da debito pubblico e preoccupazioni collegate (oppure, più esattamente: essendo quelli più sintomi che cause), l’unico modo di garantirci un tenore di vita decente nei prossimi decenni è:

  • rinnovare l’intera società e tutte le sue infrastrutture per funzionare con gli EROI delle energie rinnovabili (anche perché sono quelli che, col tempo, potrebbero aumentare molto più di tutti gli altri)

  • usare quanta più energia non rinnovabile possibile, finchè ce n’è, per quello scopo, anzichè continuare a sprecarla come facciamo oggi, perché quella è la priorità. Oggi è tempo di EROI

Fonti