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deportazione degli insegnanti, chi se la ricorda?

E chi si ricorda questa SINGOLA domanda che feci in proposito, due anni fa? Beh, leggete qui. Quell’articolo (di giugno 2017, ma non ho avuto tempo di scriverne prima) è la prova che se all’epoca una perizia del genere l’avessero pretesa, da SUBITO, senza distrarre con chiacchiere strappalacrime, senza compromessi, TUTTI gli insegnanti e TUTTI i loro sindacati, anzichè solo Gilda (della cui perizia all’epoca non sapevo nulla, l’ho scoperta molto dopo)…

L'algoritmo deporta-insegnanti, un anno dopo

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L’anno scorso, quando si è iniziato a parlare di migliaia di trasferimenti in arrivo per gli insegnanti, ho cercato di far notare che parlare di deportazione era ridicolo, anzi controproducente, e che soprattutto si stavano facendo le domande sbagliate. Oggi, che per molti è arrivato il momento di trasferirsi magari a centinaia di Km da casa o cambiare lavoro,

Ancora su Prof., minori e Facebook

(Questa è una sintesi dei miei interventi in una discussione online su un tema che ho già trattato, quello della “bomba a tempo” delle scuole e di Facebook)

[un altro partecipante]: …c’è la questione delle informazioni su di loro che forniamo ai gestori dei social. È come se andassimo in un pub (dove vendono liquori) e incontrassimo dei minorenni che conosciamo e che cercano una comunicazione con noi. Cosa fai? Li ignori perché sennò violi la loro privacy e diventi complice del gestore del pub che li ha fatti entrare?… Ecco, credo che ognuno abbia la libertà di scegliere se, cosa e come comunicare in quel “pub” con un minorenne che è già lì (non l’abbiamo invitato noi ad entrare) e che cerca un contatto con noi perché ci conosce.

La mia risposta: Bello l’esempio del pub, vediamo se usando quello riesco a farvi capire di che si dovrebbe parlare:

Su INVALSI, insegnanti, e scopo delle statistiche

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Spiegazione: questa è solo una raccolta di commenti su INVALSI, scritti o letti a primavera 2015, nel corso di  diverse discussioni con docenti su Facebook. Li ho rimessi insieme oggi in maniera (spero) abbastanza comprensibile, ma solo come promemoria e spunti di discussione, senza nessuna pretesa di completezza, o di essere opinioni definitive. Grazie in anticipo a chi vorrà commentare. Le parti in corsivo sono di altri (vedi nota finale!), il resto è roba che scrissi io.

Analfabetismo funzionale in Italia, la conferma

Una pagina Facebook non solo annuncia che:"L’Italia è risultata tristemente al primo posto nell’ambito di una ricerca comparativa internazionale sull’analfabetismo funzionale, promossa dall’OCSE", ma ne fornisce immediatamente la prova.