All Posts
Lo smartphone in classe serve se...

Scrive Alex Corlazzoli che “lo smartphone in classe serve eccome. Perché con i libri sta arrivando anche la realtà aumentata”, ovvero:
Ancora su Prof., minori e Facebook
(Questa è una sintesi dei miei interventi in una discussione online su un tema che ho già trattato, quello della “bomba a tempo” delle scuole e di Facebook)
[un altro partecipante]: …c’è la questione delle informazioni su di loro che forniamo ai gestori dei social. È come se andassimo in un pub (dove vendono liquori) e incontrassimo dei minorenni che conosciamo e che cercano una comunicazione con noi. Cosa fai? Li ignori perché sennò violi la loro privacy e diventi complice del gestore del pub che li ha fatti entrare?… Ecco, credo che ognuno abbia la libertà di scegliere se, cosa e come comunicare in quel “pub” con un minorenne che è già lì (non l’abbiamo invitato noi ad entrare) e che cerca un contatto con noi perché ci conosce.
La mia risposta: Bello l’esempio del pub, vediamo se usando quello riesco a farvi capire di che si dovrebbe parlare:
Su INVALSI, insegnanti, e scopo delle statistiche

Spiegazione: questa è solo una raccolta di commenti su INVALSI, scritti o letti a primavera 2015, nel corso di diverse discussioni con docenti su Facebook. Li ho rimessi insieme oggi in maniera (spero) abbastanza comprensibile, ma solo come promemoria e spunti di discussione, senza nessuna pretesa di completezza, o di essere opinioni definitive. Grazie in anticipo a chi vorrà commentare. Le parti in corsivo sono di altri (vedi nota finale!), il resto è roba che scrissi io.
Insegnanti "deportati", la domanda che nessuno ha fatto

Deportazione, esodo, lotterie… fra tante cose da chiarire a proposito dei trasferimenti degli insegnanti di questi giorni, ce n' è una che non ho ancora visto menzionare, nemmeno di striscio.
Quando i presidi si sceglieranno i docenti. Su Facebook
In questi giorni si parla moltissimo del nuovo DDL sulla scuola. Fra le critiche, particolarmente forti sono quelle sulla “vera rivoluzione nel ruolo del dirigente scolastico “ che (mio collage di citazioni a caso da Internet):
Quella bomba a tempo delle scuole e di Facebook
Consideriamo questi due casi:
-
un insegnante documenta una qualche attività svolta in classe pubblicando foto e dettagli vari non solo sul blog della scuola, ma anche su Facebook. Tanto, “cosa cambia tra un blog visibile a tutta Internet e una pagina di Fb con pochi iscritti?"
-
(molto peggio del primo) un insegnante che crea un gruppo Facebook chiuso e segreto, appositamente per la didattica, cioè per condividere materiali, assegnare compiti, per ricordare consegne e scadenze, rispiegare argomenti su richiesta, nel gruppo stesso o anche con messaggi privato o chat