CHI, anzi:COSA diventa davvero inutile se lo diventa il “lavoro”?

Gli ultimi sviluppi dell’intelligenza artificiale hanno moltiplicato proclami e timori, con altrettante smentite e rassicurazioni, che questa tecnologia distruggerà tutti i posti di lavoro che ancora rimangono, se non gli esseri umani in quanto tali. L’ultimo timore a me sembra ridicolo, ma ne ho già scritto altrove.

Per la Festa del Lavoro 2023 mi sembra piu' opportuno invitare a discutere seriamente almeno due delle vere implicazioni, una internazionale una soprattutto italiana, di quanto l’intelligenza artificiale sta solo mettendo in bella vista e accelerando, non causando.

Come punto di partenza, propongo i due scritti visibili in questa schermata:

Quello sull’intelligenza artificiale che non rendera' inutili gli esseri umani ma qualcos’altro e' di gennaio 2023, l’altro sull’innovazione in Italia e' un mio post del 2016.

L’innovazione, quella vera

Se, come dice quell’articolo a sinistra della schermata, l’intelligenza artificiale “renderà più evidente l’inutilità di molto lavoro”, allora… se vogliamo innovazione VERA, forse dovremmo lasciar perdere blockchain, intelligenza artificiale, startup, Industria 4.0 e compagnia cantante. All’inizio, almeno.

Forse, invece, dovremmo partire mettendo a Reddito di Cittadinanza, SUBITO e d’ufficio, non i “fannulloni” ma i milioni di manager e impiegati di concetto in tutto il mondo che fanno quei lavori inutili, qualunque età abbiano. Militari inclusi, come scrivevo dieci anni fa.

Ovviamente sto parlando del Reddito di Cittadinanza VERO che qui non ha mai visto ne' fatto nessuno, non dell'equivoco fatto in Italia. Se quel concetto lo odiate a prescindere, consiglio la lettura di questi due dialoghi, ma “prepensionamento forzato” va bene uguale.

Perche'? Primo, perche' “riqualificare” e “riconvertire” in tempo utile una parte significativa di tutti i lavoratori inutili che ci sono oggi e' una pia illusione, per definizione.

Secondo, per quanto dicevo nel 2013 e ho ripetuto all’arrivo di Quota 100: se fossero parte di un piano sensato, misure del genere alla fine costerebbero meno che tenere in vita tutti i carrozzoni pubblici e privati che abbiamo oggi.

In sintesi: se gran parte del “sistema lavoro”, sia pubblico che privato, e' un palazzo d’uffici pericolante, che andrà presto in paralisi qualunque cosa faccia o potrebbe fare qualsiasi governo, semplicemente per:

• la sua intrinseca, eccessiva complessità di manutenzione
• il puro e semplice invecchiamento dei suoi dipendenti

allora prima si evacuano tutti gli attuali residenti (senza lasciarli a morire per strada ovviamente) di quel palazzo, per demolirlo e rifarne dalle fondamenta uno nuovo, molto meno costoso e con dentro solo organizzazioni interamente nuove che fanno in modo nuovo solo quello che serve davvero, solo con i dipendenti e le tecnologie che effettivamente servono… meglio e' per tutti.

Ancoa piu' esplicito: poter mandare a casa subito e d’ufficio, senza ridurli in povertà, tutti quelli che fanno lavori inutili nel pubblico e nel privato, per “resettare” aziende e amministrazioni pubbliche, porterebbe molta piu' innovazione vera, quella che risolve problemi seri preesistenti invece di crearne di nuovi per vendere, di qualsiasi Silicon Valley. E molto probabilmente, nel complesso, non costerebbe piu' di un PNRR.

Il problema VERO, per l’Italia

Il problema specifico dell’Italia e' ancora piu' grave: in un mondo che, qualunque cosa facciamo, rende sempre più evidente “l’inutilità di molto lavoro” e la “non convertibilità” di troppi lavoratori…

che senso e che futuro hanno un progetto politico che INIZIA “fondato sul lavoro”, e di conseguenza tutto il paese che ci si e' costruito sopra? Continua qui, dal 2016.

Forse la prima cosa che l’intelligenza artificiale sta rendendo inutile, qui in Italia, e' l’inutilità di continuare a rimandare certe domande. Almeno per chi vuole seriamente che tutto il resto di quella Carta continui ad averlo, un senso.

Per finire, io ho provato a dare una parte della risposta qui, chi volesse tradurlo in Italiano mi scriva.