Sottosegretario all'editoria viola il diritto d'autore?
(felice aggiornamento 2013/06/02 ore 22:20: vedi dettagli a fine post)
Giovanni Legnini, ex senatore PD attualmente sottosegretario all’Editoria e all’Attuazione del programma di governo, ha rilasciato un'intervista su editoria e sfide della Rete notevole, per varie ragioni.
La prima è la conclusione:
“Il mondo delle edicole, sta vivendo una congiuntura profondissima. Chiudono centinaia di esercenti."
“Dobbiamo salvaguardare anche questo settore. In molte parti del territorio è a rischio la possibilità stessa di leggere giornali e periodici: il trasporto costa troppo rispetto al ricavo. Anche per questo comparto convocherò al più presto un tavolo con le associazioni degli edicolanti. Il punto è sempre lo stesso: favorire l’innovazione”.
Sottosegretario all’editoria o alle edicole? Una risposta del genere provoca diverse domande e considerazioni:
- chiamare “favorire l’innovazione” il salvaguardare le edicole mi lascia basito. Magari salvare le edicole è utile e necessario per ragioni sociali, turistiche, quel che volete, ma chiamarlo innovazione… mah
- la possibilità stessa di leggere giornali e periodici è a rischio in tutta Italia da almeno quarant’anni. Cioè da quando, ragazzino, non potevo ricevere Tex a casa perché Bonelli rifiutava gli abbonamenti, a causa dei sistematici furti e ritardi di consegna nelle Poste. Come oggi, insomma. Se il governo portasse nel paese banda larga, tablet o e-reader economici e consegne affidabili per tutti quei prodotti (riviste fotografiche, graphic novel eccetera) che ancora sono meglio su carta, la possibilità di lettura non sarebbe certo a rischio. Se è quella che bisogna proteggere, anzichè solo le rendite di posizione.
Prima di quella conclusione brillante si legge anche che “gli stessi motori di ricerca andranno sollecitati a fornire un contributo al progetto di innovazione del sistema editoriale”.
Uh? Veramente, dottor Legnini, i motori di ricerca e Internet in generale l’editoria l’hanno già innovata di brutto. Altrimenti lei non starebbe certo a preoccuparsi delle edicole.
Finiamo con la parte più gustose. Poche ore dopo l’uscita di quell’intervista, in cui dichiara anche che una delle cause della crisi di giornali e aziende editoriali in generale è un drastico calo della pubblicità, Legnini l’ha copiata integralmente sul suo sito, violando il diritto d’autore e le condizioni d’uso del Corriere e riducendo gli introiti pubblicitari di quest’ultimo (perché chi trova l’articolo intero su giovannilegnini.it poi non va certo a rileggerselo su corriere.it).
Certo non sono i pochissimi Euro in meno causati da quella particolare infrazione che metteranno in difficoltà RCS, ma da un sottosegretario all’editoria così interessato a certi problemi ci aspetteremmo tutt’altro esempio e conoscenza di buone pratiche digitali (anche se è in buona compagnia, pure i sindacati dei lavoratori della conoscenza del diritto d’autore se ne fregano spesso). Auguri di miglioramento.
Appendice con qualche considerazione generale
- le edicole mi piacciono tantissimo, magari potessimo salvarle tutte. Ma oggi che i soldi son finiti, fra loro e mille altre cose più urgenti (qualità della scuola, sicurezza sul lavoro, sanità…) non ho alcuna esitazione
- a prescindere dalle sue qualità personali, chiunque venga piazzato, in qualunque forma, alla “attuazione del programma di governo” mi causa questi pensieri
- a proposito di (sempre citando dall’intervista) “l’online che pone molti problemi sulla qualità dell’informazione”: ma perché domande e osservazioni come queste vengono quasi sempre da gente come il sottoscritto, anzichè da chi in teoria ci ha studiato ed è pagato apposta per saperle fare, magari è iscritto a un Ordine che ne garantirebbe la professionalità e sicuramente ha sopra un editor pagato anche per controllare quello che scrive, in una azienda che prende contributi pubblici?
Aggiornamento 2013/06/02 ore 22:20: ho appena ricevuto il commento che potete leggere qui sotto e questo Tweet dallo staff del sito
giusta osservazione. abbiamo provveduto a correggere grazie -staff - @GiovanniLegnini
e come vedete dalla schermata qui a fianco, il testo integrale dell’intervista è stato rimosso da giovannilegnini.it e sostituito, come dovrebbe sempre essere, da un link alla pagina originale. Bene!
Who writes this, why, and how to help
I am Marco Fioretti, tech writer and aspiring polymath doing human-digital research and popularization.
I do it because YOUR civil rights and the quality of YOUR life depend every year more on how software is used AROUND you.
To this end, I have already shared more than a million words on this blog, without any paywall or user tracking, and am sharing the next million through a newsletter, also without any paywall.
The more direct support I get, the more I can continue to inform for free parents, teachers, decision makers, and everybody else who should know more stuff like this. You can support me with paid subscriptions to my newsletter, donations via PayPal (mfioretti@nexaima.net) or LiberaPay, or in any of the other ways listed here.THANKS for your support!