Prima di scegliere l'Università, leggete qui...

(pensieri e commenti sparsi su due proposte per l’Università fatte nell’Ideario per l’Agenda Digitale, liberamente riassunte e miscelate in questa pagina, ma leggibili in forma completa qui e qui)

Nella prima proposta una ragazza chiede:

A 19 anni posso sentirmi già senza un vero futuro? Non sono imbranata o viziata: faccio sport agonistico, vivo già fuori casa e al liceo avevo voti particolarmente buoni di fisica, chimica e biologia. Ho tentato il test di ammissione a Medicina e, dopo quello, uno di Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e l’altro di Biologia. Per Biologia sto aspettando il responso, per CTF sono fuori. Oltre a tutto questo mi sono iscritta anche a Chimica, sebbene non rientri nei miei veri interessi. Ma il succo del discorso è che non ho passato il test di ammissione a Medicina. Lo dico solo per far capire in che modo una persona può essere stroncata in partenza non appena si affaccia al vero mondo degli adulti.

Prima di fare una proposta concreta interessante, che vi invito a leggere e commentare nell’originale, la ragazza spiega la sua frustrazione con le affermazioni e domande, non particolarmente robuste, che danno il titolo ai paragrafi seguenti.

Mi sono permesso di commentarle, sperando di aiutare un pochino chi dovrà scegliere se e quali test universitari fare nei prossimi anni. Ragazzi, prima di decidere leggetevi attentamente quanto segue, con questa premessa: le mie risposte qui sotto non sono certo giuste per tutti, lo so e non fa niente. Ma so anche che le domande che seguono dovete farvele prima possibile, nel vostro interesse.

“la chance dovrebbe essere data a tutti”

Sicuri? Se sì, leggetevi le risposte su numero chiuso e costi universitari nella proposta “fuori corso”: non sempre giuste al 100%, ma da considerare.

“io mi vedrei davvero felice solo studiando Medicina. Perchè i nostri genitori hanno potuto studiare ciò che amavano e noi no?”

Questo è anche il punto di partenza dell’altra proposta, “fuori corso”: Studiare è fatica, lo è di più se non studi ciò che vuoi ma quello che ti è stato concesso di studiare. Sarà questa una delle cause di tanta demotivazione?

Nessun dubbio sulla buona fede, o sulle colpe di chi vi ha preceduto, incluso, in parte, chi scrive. Però, a parte il fatto che forse è un altro discorso, qui c’è un problema di fondo, anche se ci fossero soldi a palate. Essere sinceramente, profondamente sicuri che la propria strada per la felicità è studiare Medicina in realtà non è affatto la certezza che sarete effettivamente dei bravi medici (o qualsiasi altra cosa, ovviamente, dall’astronauta al cantante, con o senza test d’ammissione). Che alla fine della fiera è l’unica cosa che lo Stato, la Società eccetera devono o possono permettersi di considerare. Prima lo si capisce, meno male fa, se si fallisce il test. Comunque, si può riprovare l’anno dopo.

“ho fatto il test d’ammissione a 3 Facoltà diverse e mi sono pure iscritta a Chimica”

Posso chiedere perché? Mica è una vacanza last-minute, in cui provi tutte le linee aeree sperando che almeno una abbia posto. È verissimo che Steve Jobs al college seguiva le lezioni che gli pareva ma, a parte il fatto che lui era Jobs, l’ha fatto dopo aver abbandonato l’idea di laurearsi. “Studiare è fatica”, come dice quel tizio, ma fare l’Università mica è obbligatorio.

Insomma, qual è il vero motivo per cui provate più Facoltà possibile?

  • il lavoro? La certezza che una laurea tradizionale, una qualunque, sia ancora indispensabile per acchiappare un giorno un bell’impiego soddisfacente, che magari paghi pure bene? Sul serio? Mah. Una educazione vera, approfondita, vi aiuterà certamente, e in ogni caso per realizzarsi serve più oggi che in passato. Però tenete conto che le differenze fra quella educazione e un “pezzo di carta”, e fra le rispettive utilità per trovare lavoro, aumentano sempre più. Leggetevi Krugman, che questo problema di fondo l’ha spiegato proprio bene

  • la mancanza di idee chiare? Se in autunno non hai ancora le idee chiare, forse significa che in realtà le hai eccome, nel senso che quella non è la tua strada. Ma allora non provarci nemmeno, casomai riprova l’anno prossimo dopo averci pensato con calma

“i test sono troppo difficili anche per chi ha la media dell’otto e mezzo al liceo… forse sarebbe il caso di valutarci diversamente?”

Forse i test sono inutilmente difficili. O forse, in generale, sono anche dannosamente facili tante scuole medie e superiori italiane, che non preparano seriamente i ragazzi ma li lasciano proseguire con voti gonfiati, che li confondono. Non dico che sia così nel caso specifico di quella lettera (come potrei?) ma chiedetevi seriamente se è il vostro caso.