Con la scuola "Mi Gioco il Mio Futuro". Datemi i dati per sceglierla bene
Il 9 ottobre 2012 ho visitato Hack4School, un workshop/concorso del MIUR per studenti. Com’è andata l’ho già raccontato, tranne una cosa. Quel pomeriggio sono capitato per caso al tavolo di Arianna e Francesco che, lavorando sul mio laptop e con il mio supporto (morale, il lavoro è loro!), hanno messo insieme da soli la proposta che poi ha conquistato il terzo posto, chiamata “Mi gioco il mio futuro”. Ecco come e perché è nata.
La cosa è partita quando Arianna ha detto che il MIUR ha un sacco di dati che si potrebbe usare per aiutare gli studenti a scegliere la scuola, perché o i siti delle singole scuole non hanno informazioni utili o comunque si perde troppo tempo a cercare e confrontare tutti quelli che servirebbero. Francesco è stato subito d’accordo, per motivi che saranno chiari fra poco.
Dopo il concorso ho chiesto ad Arianna e Francesco di dare un’idea più precisa di cosa servirebbe agli studenti italiani non solo al MIUR, ma (soprattutto) a tutti i dirigenti e webmaster scolastici del paese. Ecco le loro risposte, così come me le hanno mandate.
Arianna, perché i siti scolastici fanno perdere tempo?
Arianna: spesso sui siti delle scuole appaiono pochi dati, a volte anche inutili, per esempio:
- non c’è il regolamento d’istituto
- non vengono inserite le circolari
- non sono aggiornati (ad esempio quello della mia scuola è stato aggiornato l’ultima volta nell’anno scolastico 2011-2012)
- non c’è scritto com’è collegata la scuola, come raggiungerla, il piano ore annuali….
- il calendario scolastico molto spesso non è presente
Questo è sicuramente un problema per chi già frequenta quegli istituti. Come stanno invece le cose per chi deve ancora decidere dove iscriversi?
Arianna: fin troppo frequentemente ci troviamo a contatto con siti che non esplicitano:
- che tipo di programma per materia si vuole proporre (ad esempio quali argomenti verranno trattati durante l’anno scolastico per ciascuna materia)
- la divisione dell’anno scolastico che può essere formato da trimestre e pentamestre oppure da due quadrimestri
- possibili sbocchi a livello lavorativo che offre la scuola (es. percentuale di possibilità di trovare lavoro entro il primo anno dal diploma)
- se la scuola offre la possibilità di fare stage e quali tipi di stage
- se ci sono corsi extra. Molto spesso nelle scuole si offre la possibilità di fare corsi linguistici riconosciuti (PET, TRINITY…) o attività sportive (pallavolo, calcio, atletica…) a prezzi molto bassi o a volte nulli
Inoltre, ha continuato Arianna, chi deve decidere dove iscriversi vorrebbe informazioni precise anche su:
- insegnanti: è importante sapere se sono di ruolo soprattutto, ma anche i nomi perchè all’iscrizione viene chiesta anche la sezione che si vorrebbe frequentare, ma in base a cosa? Se si conoscessero i nomi degli insegnanti ci si potrebbe informare tramite amici che già frequentano la scuola
- materie trattate: non tutte le scuole fanno le stesse materie (ad esempio ci sono diversi tecnici commerciali che fanno tre lingue, altri che ne fanno solo due)
- ore di lavoro per materia in base alle classi: nei diversi indirizzi di superiori il bilanciamento delle ore per materia è diverso, indicativamente i primi due anni sono uguali per tutti, ma quando inizia il triennio cambia il bilanciamento (allo scientifico si farà più matematica, al linguistico più lingue ecc…)
E come faresti?
Arianna: secondo me andrebbe indicato anno per anno le ore che si intendono attribuire alle diverse materie: es LICEO LINGUISTICO PRIMO ANNO: 2 ore settimanali italiano, 2 inglese; 3 matematica….;SECONDO ANNO: 3 ore italiano, 6 inglese…
Francesco: a differenza di quello che ha scritto Arianna il sito della mia scuola (il Liceo Plinio Seniore di Roma è ben organizzato e sempre aggiornato, penso sia uno dei pochi che lo sia effettivamente.
Bene. Ma allora tu perché ti sei trovato subito d’accordo con Arianna?
Francesco: perché a 13 anni non sai che indirizzo scegliere, sei indirizzato dai tuoi genitori che pensano di fare la scelta migliore per te. Questo mi ha portato al Liceo Scientifico. Mi trovo bene nella mia scuola, ma l’indirizzo che ho scelto non mi si addice. Se avessi saputo 5 anni fa quel che so ora avrei fatto tutt’altro. Per quello che so fare e che sapevo fare anche all’epoca sarebbe stato meglio un Istituto Tecnico, che avrebbe facilitato la mia conoscenza in ambito informatico pur essendo molto bravo come autodidatta.
Com’è andata la premiazione?
Francesco: purtroppo abbiamo perso pur essendo stati scelti tra i 3 gruppi finalisti che è già un’enorme conquista morale e un grande riconoscimento al progetto. Questa esperienza ci ha formato e ci ha aiutati a crescere. Inoltre la mia professionalità è stata riconosciuta e mi sono state fatte proposte di lavoro concrete con alcune aziende che cercano sviluppatori giovani e capaci.
Ora la palla passa a presidi e webmaster. Anche perché finché loro non faranno la loro parte, anche iniziative come Scuola in Chiaro rimarranno monche, con tutti i problemi raccontati da Arianna e Francesco.
Who writes this, why, and how to help
I am Marco Fioretti, tech writer and aspiring polymath doing human-digital research and popularization.
I do it because YOUR civil rights and the quality of YOUR life depend every year more on how software is used AROUND you.
To this end, I have already shared more than a million words on this blog, without any paywall or user tracking, and am sharing the next million through a newsletter, also without any paywall.
The more direct support I get, the more I can continue to inform for free parents, teachers, decision makers, and everybody else who should know more stuff like this. You can support me with paid subscriptions to my newsletter, donations via PayPal (mfioretti@nexaima.net) or LiberaPay, or in any of the other ways listed here.THANKS for your support!