Scout in Sila, la fretta e l'incompetenza delle redazioni
Sto scrivendo queste righe alle 12:30 del 20 luglio 2012, 5 minuti dopo aver trovato su Internet la notizia che sono stati ritrovati degli scout smarriti sulla Sila. Al momento, vedi figura a lato, la gran parte dei “media” che riportano la notizia sembrano aver fatto un copia e incolla di un comunicato ANSA delle 10:16.
Quello che è successo effettivamente lo sapremo presto. Quello che possiamo già dire di sapere con una notevole confidenza è che, in questo caso, diversi “professionisti dell’informazione”, a partire da quelli dell’ANSA, hanno fatto un pessimo lavoro. Vediamo il testo del comunicato:
(ANSA) - COSENZA, 20 LUG - Un gruppo di scout dodicenni che aveva perso l’orientamento ed e' stato sorpreso dal buio nel corso di un’escursione sui monti della Sila e' stato soccorso dai vigili del fuoco di Cosenza. Il gruppo, formato da trenta ragazzini, non e' riuscito ad arrivare a destinazione e si smarrito. Tramite un cellulare gli scout hanno chiamato il 115 e sono cosi' scattati i soccorsi conclusi con la localizzazione del gruppo che e' stato tratto in salvo e accompagnato al campo base.
La notizia è accompagnata da una foto, come potete vedere nella schermata qui a lato. Il testo della notizia non è verosimile. Trenta scout tutti dodicenni? Le unità scout sono verticali, non orizzontali. Mai sentito di una singola unità scout composta tutta e solo di 30 ragazzi della stessa età. Sarebbe molto strano, anche se non posso giurare che è impossibile. Comunque, andiamo avanti.
Fin qui, potrebbe trattarsi semplicemente di un redattore dell’ANSA che degli scout non ha mai saputo niente (e non se li è mai visti passare davanti…), quindi non in grado di capire che ha ricevuto informazioni molto poco attendibili, meritevoli almeno di una verifica più approfondita. Questo non è un peccato.
Il fatto che quel redattore abbia allegato all’articolo una foto di cui si capisce subito che non c’entra assolutamente niente, perché lo sanno anche i muri che gli scout hanno un’uniforme, è un pochino più grave. Quella è una foto dal tragico incidente di giugno 2012 sulla Calvana. Un fatto di natura completamente diversa (a giudicare dallo stesso comunicato ANSA) da questo della Sila.
E' vero che gli italiani leggono poco e bisogna “aiutarli” con le figure, ma perché mettercene per forza anche quando si riferiscono a tutt’altra cosa, senza nemmeno una didascalia? Insomma, gente, tenete sempre il cervello acceso quando leggete qualcosa, chiunque la dica. Anche perché il vizietto di pubblicare online foto evidentemente estranee o in contraddizione con il testo di un articolo, solo per invogliare la gente a cliccare, ce l’hanno tante redazioni “professionali”. Guardate per esempio cosa ha fatto Repubblica poche settimane fa (e se capite l’inglese, anche questa, su Repubblica e altre testate, non è mica male).
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