Cefop, il carrozzone senza sito Web. Per fortuna

In un articolo sulle folli spese delle Regioni, Rizzo e Stella parlano, fra le altre cose, della decisione della Regione Sicilia di:

salvare il Cefop (uno dei carrozzoni della «formazione professionale» che da decenni ingoiano da 250 a 400 milioni l’anno dando lavoro a circa ottomila formatori pari al 46% del totale nazionale) seguendo il modello Alitalia con la creazione d’una “bad company” su cui caricare i debiti pari a 82 milioni per dare vita a una nuova società “vergine” da sfamare subito con altri 29 milioni e mezzo.

(altri dettagli sulla stessa manovra si trovano qui)

Io del Cefop non avevo mai sentito parlare prima di incappare in quell’articolo, ma leggendolo ho scoperto una cosa interessante. E cioè che non posso documentarmi alla fonte, leggendo online comunicati o altre informazioni ufficiali del CEFOP, perchè… a quanto pare, non ha un sito Web centrale!

Proprio così: un ente che, dice una delle sue sedi locali], svolge la sua attività di formazione anche nei settori dell’informatica, è riuscito a fare 82 milioni di Euro di debito senza mettere in piedi un qualsiasi sito Web ufficiale centrale. Spettacolare.

Istintivamente, mi verrebbe da dire che è un’indecenza. Ripensandoci solo un attimo, tutto sommato sono ben contento che non l’abbiano fatto. Viste le premesse, magari sarebbe costato quanto Italia.it.