Studenti, "regalate" i vostri slogan sugli ebook!
L'Associazione Italiana Editori (Aie) lancia il concorso “è-book”, rivolto a tutti gli studenti delle università italiane, per trovare lo slogan che pubblicizzerà una collana di e-book universitari didattici.
L’AIE è l’associazione da cui Garamond, un editore che sta puntando molto proprio sui testi didattici digitali, è uscito l’anno scorso perché Aie:
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proteggerebbe solo gli interessi “dei tre o quattro grandi gruppi, che sempre più risultano dominanti nel panorama editoriale italiano, soprattutto nel settore scuola in cui operiamo."
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resistendo al cambiamento “ai fini della difesa di rendite di posizione consolidate nel mercato tradizionale dei libri di testo”
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tutto questo in un momento in cui invece “la tecnologia favorisce l’accesso a servizi condivisi e contenuti aperti… che rendono molto più economico ed efficace l’uso di contenuti in formato digitale, sotto forma di e-book… in una logica di conoscenza come bene comune… in cui invece le nuove forme di licenze Creative Commons appaiono più rispondenti alle esigenze del settore educativo”.
Essendo al corrente di quella scelta, che avevo scoperto quando ho scritto di Garamond per altri motivi, ho trovato particolarmente interessante questa parte dell’annuncio, come riportato da Repubblica:
`[per promuovere la cultura del copyright digitale]` l'Aie sottolinea che "il diritto d'autore sugli slogan creati resterà agli studenti" e che "l'Associazione garantisce l'assistenza legale gratuita in caso di violazione da parte di chiunque di tali diritti".
Non so se l’Aie ha valutato tutte le implicazioni di questo suo impegno, ma visto che ormai se l’è preso ufficialmente mi sembra giusto approfittarne… proprio per promuovere una cultura completa del copyright digitale.
Invito caldamente tutti gli studenti che parteciperanno a questo concorso a rilasciare ufficialmente i loro slogan con licenza Creative Commons. State tranquilli, potete farlo senza timori. L’Aie vi conferma che avete il diritto di farlo, e che vi assisterà gratis nel caso chiunque (editori inclusi…) cercasse di violarlo.
Dimenticavo: se siete d’accordo, fatelo sapere all’Aie.
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