Il Fatto Quotidiano si butta su Facebook. Non sarà perché...
Ieri scrivevo che forse la ragione vera per cui Repubblica è la prima testata cartacea europea su Facebook è semplicemente il fatto che molti italiani non sanno usare assolutamente nient’altro su Internet, mentre quotidiani e lettori stranieri si incontrano online quanto o più di Repubblica, ma con sistemi più efficienti e meno spiati.
Nemmeno 24 ore dopo, l’editoria tradizionale italiana e gli internauti tricolori hanno fatto molto per fugare i miei dubbi. Il Fatto Quotidiano (che tra l’altro sul suo sito utilizza Disqus, con gli stessi problemi da “nazismo dei commenti” di Facebook) ha appena annunciato che
Stiamo testando una nuova applicazione per sfogliare il Fatto Quotidiano direttamente su Facebook... Aiutateci a provarla e diteci cosa ne pensate.
I primi 75 commenti su Facebook sono quasi tutti entusiasti, gli unici dubbi riguardano la facilità d’uso dell’applicazione o la sorte dei poveri edicolanti. Nemmeno una perplessità o un accenno di consapevolezza (ma d’altra parte, sono solo utenti Facebook a commentare in quella pagina) che:
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questo è per i lettori un altro passo verso il rinchiudersi completamente in un solo angolino di Internet, anziché usarla tutta e come si deve
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mosse del genere buttano allegramente nel cesso tutte le informative e politiche sulla privacy richieste dalla legge italiana ed europea.
A che accidenti serve che il Fatto Quotidiano (ma il discorso vale ovviamente per qualsiasi altra testata che lavori allo stesso modo) scriva rispettosamente nelle condizioni d’utilizzo del suo sito ospitato in Italia (1) che
_"i dati personali forniti in qualunque forma, potranno essere trattati, nel rispetto della normativa vigente, esclusivamente per fini inerenti la migliore utilizzazione del sito"_
se poi ti spinge a leggere e commentare proprio dentro un privè separato che, oltre ad avere la “testa” in tutt’altra legislazione, esiste e funziona solo finché riesce a spremere e rivendere più dati personali possibile da ogni suo utente? Boh…
Attenzione! Io non dico certo che il Fatto o chiunque altro non dovrebbero essere affatto presenti su Facebook. È inevitabile che finché c’è tantissima gente che sa usare solo quello è lì che bisogna agganciarla, lo faccio anch’io. Però una testata evoluta dovrebbe poi fornire ai suoi lettori uno spazio più sofisticato, e soprattutto più coerente con le sue stesse politiche di privacy.
(1) fate clic su “Server Dedicato Level iP” in fondo a qualsiasi pagina de ilfattoquotidiano.it per sapere dove e come
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