Ristorante di Parma spiega perché è importante aprire i dati pubblici
Il Fatto Quotidiano di oggi parla di un palese conflitto d’interessi: assessori comunali di Parma che concedono permessi ai loro stessi locali pubblici. L’articolo spiega poi che per rendersi conto del conflitto medesimo, cioè per scoprire che l’assessore che ha concesso a un ristorante di occupare suolo pubblico è il procuratore generale dello stesso ristorante, basta una visura camerale.
“Basta”? In realtà, per scoprire qualcosa del genere bisogna:
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scoprire che una autorizzazione è stata concessa
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scoprire chi l’ha concessa
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ottenere la visura camerale, cosa che su Internet si può fare, ma a mano e a pagamento
La conseguenza di queste tre cose, come tutti sappiamo benissimo, è che oggi, in pratica, solo un professionista pagato per farlo, un pensionato o qualcuno che vive di rendita, hanno il tempo e i soldi per fare scoperte del genere.
Se invece tutti quei dati (pubblici!) fossero reperibili gratuitamente e automaticamente via Internet, da chiunque e per qualunque scopo, anche commerciale (perché non dovrebbero esserlo, sono dati pubblici no?), chiunque potrebbe:
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scrivere un programma, se ne è capace, per scoprire automaticamente via Internet certe coincidenze “interessanti”
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usare via Internet programmi del genere, per scoprire sempre e prima possibile certe coincidenze, e denunciarle se necessario (in effetti i primi utenti di programmi del genere dovrebbero essere gli stessi consigli comunali, per capire in anticipo quali assessori dovrebbero stare lontano da quali pratiche o decisioni)
In altre parole, se avessimo accesso tutti a certe informazioni pubbliche, tanti episodi come quello di Parma probabilmente non succederebbero nemmeno, perché quasi nessuno si azzarderebbe a fare certe cose.
Questa non è fantascienza, è solo il cosiddetto movimento per i Dati Pubblici Aperti (Open Data in inglese), con cui si potrebbe aumentare molto la trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni, ridurre corruzione e sprechi e anche creare posti di lavoro.
I Dati Pubblici Aperti non sono fantascienza, ma qualcosa che già accade spesso in tante parti del mondo, come potete leggere in altri miei articoli sull’argomento. Perché da noi no, nemmeno (per quanto ne so al momento) nei cosiddetti Comuni Virtuosi?
Se certi dati fossero stati aperti, “Far parte di una giunta comunale e prendere decisioni che portano direttamente vantaggio alle proprie attività imprenditoriali”, come dice il Fatto, sarebbe molto più difficile.
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