Guidare costerà molto più di oggi, non importa come. Quindi…

Questa pagina tenta di rispondere alle obiezioni più comuni che ho visto fare finora (non necessariamente a me) a proposte come quella di carburanti a 10 Euro al litro o tassametri GPS in tutte le auto. Queste obiezioni sono riassumibili dalle seguenti citazioni:

  • “certo, così,visto che lavoro di notte quando i mezzi pubblici non ci sono, il costo del carburante lo paghi tu per me”

  • come la mettiamo con chi deve, per lavoro, poter arrivare subito da qualsiasi parte senza preavviso e a orari imprevedibili, tipo medici, vigili del fuoco, tecnici delle fognature… Come farebbero queste persone a pagare costi del genere?

  • “i prezzi di tutti i generi di prima necessità che viaggiano su gomma aumenterebbero a dismisura”

Prima di riproporre questi problemi (che non nego di certo, ho parecchi amici e parenti in quelle situazioni) o altri del genere, bisogna aver riconosciuto un fatto. Anche se chi dice che dobbiamo imparare a vivere con EROI energetici ridotti ai minimi termini si sbagliasse, pare quasi certo che nei prossimi anni e decenni:

  • spazio, materie prime ed energia per costruire e muovere le automobili diventeranno merce sempre più rara e costosa

  • l’esigenza degli Stati di far cassa presto, in qualunque modo, NON diminuirà (nel migliore dei casi, ovviamente…). E visto che già si parla di auto come di un vizio simile al fumo è facile vedere la tentazione/necessità/giustificazione di spremere gli automobilisti quanto fumatori e forti bevitori, e per le stesse ragioni (non che a me dispiaccia, personalmente)

Insomma, comunque la mettiate sembra quasi certo che usare l’automobile costerà sempre di più nei prossimi anni, qualunque forma avranno quei costi. Se l’unico motivo per cui dite no ai carburanti a 10 Euro al litro è solo che pretendete di continuare a guidare in futuro tanto quanto oggi ma senza spendere, in totale, MOLTO più di oggi, scordatevelo. State guidando contromano, prima vi girate verso il futuro meglio è.

Questa è la prima, facile e breve risposta a tutte le obiezioni citate a inizio pagina.

Chiarito questo, quelli citati sono problemi causati da un notevole aumento nel costo del trasporto privato su gomma. Che questo aumento si manifesti sotto forma di pedaggio via GPS o carburanti molto più cari cambia poco o nulla, se l’importo sarà comunque notevole. Le uniche domande che contano sono “è possibile evitare questo aumento?” e “come si può fare a meno di pagarlo?”

Secondo me, la risposta alla prima domanda è no, punto. La risposta più comune alla seconda è “trovare il modo meno scomodo per campare senza dover usare un’auto privata tutti i giorni”.

Oggi mezzi pubblici e car sharing accessibile a tutti non ci sono per due motivi. Uno, ovviamente, è culturale. Per tante persone spendere quanto più possono comprando e muovendo un’auto è un piacere e un bisogno puramente interiore, non una necessità causata da lavoro o famiglia numerosa.

Poi c’è il fatto che a chi vende auto, carburanti o viabilità inutile conviene che non ci siano mezzi pubblici, e quindi vogliono che la gente creda che “DEVO usare l’auto perché non ci sono e non potranno mai esserci mezzi pubblici efficienti”. Mentre tutte le altre aziende, dal piccolo studio legale privato al ministero, non pagano certi costi di tasca loro. Quindi non hanno nessun incentivo serio a promuovere mezzi pubblici efficienti (da fare con i soldi provenienti da tassametri o vendita di carburanti) nè soluzioni complementari ove possibili, come telelavoro o pullman aziendali. Se i carburanti costassero 10 Euro al litro (cosa, come ho già spiegato, molto più semplice e priva di incognite dei tassametri GPS) la situazione cambierebbe completamente.

Moltissime persone sarebbero costrette a passare da “voglio/devo usare l’auto perché i mezzi pubblici non potranno mai fare al caso mio” a “poiché non posso più usare l’auto, ti voto solo se metti in piedi un trasporto pubblico che mi vada bene”. E quasi tutti si ritroverebbero con più, non meno soldi in tasca di oggi, proprio perché non avrebbero più bisogno di usare l’auto quanto hanno fatto finora.

Quanto a camionisti, cioè al costo delle merci, e a Forze dell’Ordine, medici o altri professionisti con esigenze particolari, la soluzione c’è. Chi ha quei requisiti, è in regola con tasse, contributi eccetera e non trasporta illegalmente rifiuti tossici da una regione all’altra, potrebbe ricevere un rimborso immediato presentando ogni mese una nota spese via F24 telematico. Cosa che, in alcuni casi, oltre a traffico e inquinamento da auto, ridurrebbe anche rifiuti ed evasione fiscale. Hmmm…