Guida a come sprecare Internet e fare la figura dei perdenti online, edizione 2010

(Paywall-free popularization like this is what I do for a living. To support me, see the end of this post)

Introduzione: ormai anche in Italia la coscienza dell’immenso potere di Internet è talmente diffusa che è quasi impossibile fare figuracce usandola a sproposito, ma se il vostro obiettivo fosse proprio questo, seguite senza esitazioni i consigli che seguono!

  1. Copiate di sana pianta nel vostro blog o su mailing list articoli già leggibili online, integralmente, possibilmente senza dire chi è l’autore o aggiungere un link alla pagina originale. Dopo tutto, quello che conta è sembrare attivi, creativi e pieni di cose da dire, oppure fare più soldi possibile col minor sforzo possibile, riempiendo di pubblicità gli articoli copiati. Che importanza ha se poi chi vi legge non sa che l’autore vero era qualcun altro e non ne visita mail il sito?
  2. Quando scrivete qualcosa, non sprecate tempo e fatica per trovare o citare fonti originali. Basta aggiungere un link a Wikipedia per dimostrare qualsiasi cosa vogliate dimostrare o indicare ai lettori dove approfondire l’argomento. Anche se la stessa Wikipedia raccomanda l’uso di più fonti (originali) indipendenti
  3. Pubblicate registrazioni audio o video anche quando l’unica giustificazione per usare quei formati è che registrare una chiacchierata, magari inconcludente e piena di “uhm…”, “e…”, “cioè…”, “praticamente…” fa sprecare molto meno tempo a voi. Anche in tutti quei casi in cui una sintesi ben scritta e puramente testuale consumerebbe molta meno banda e sarebbe molto più comprensibile, veloce da usare e indicizzabile molto meglio dai motori di ricerca
  4. Usare sempre, qualunque sia il sito che visitate, i filtri anti-pubblicità dei browser. È un sistema eccellente, di sicura riuscita, per far chiudere tanti siti gratuiti e indipendenti che forniscono notizie e altri contenuti difficili da trovare altrove, ben prima che i portali delle multinazionali dell’informazione si accorgano di ogni calo nei loro introiti pubblicitari causato dai vostri filtri
  5. Credere che qualsiasi forma di slacktivismo, incluse le email di denuncia spedite a tutti gli amici senza nemmeno verificarne l’autenticità o le adesioni a valanga a qualche gruppo di Facebook, serva a qualcosa e possa mai bastare a ottenere il minimo risultato concreto
  6. Credere che usare Internet per trovare e collegare informazioni che contano sia noioso o troppo difficile
  7. Non chiedere mai a Governo e a tutti gli enti pubblici che dovrebbero lavorare per noi di pubblicare finalmente online i dati originali che usano per pianificare e giustificare le loro decisioni. In fondo che ci guadagnereste a chiederlo? Gestione più efficiente dell’acqua e tante altre risorse? Oppure una migliore qualità della vita nelle città?
  8. Utilizzare programmi di posta elettronica e altro sofware talmente poco sicuro da creare addirittura contributi misurabili al riscaldamento globale
  9. Pubblicare online o spedire via email file leggibili solo con la stessa versione dello stesso programma che piace a voi e forse solo con un computer potente almeno quanto il vostro, anche quando esistono alternative molto più efficienti: è tanto intelligente quanto scrivere lettere con inchiostri leggibili solo con occhiali di una certa marca. Tranquilli, tutti vi ameranno e stimeranno di più per questo!
  10. Se usate social network, rifiutatevi di imparare a farlo come si deve, cioè senza annoiare a morte anche chi non ve l’ha mai chiesto, fare figure da chiodi o rinunciare a più privacy di quanto non sia assolutamente necessario

Nel caso non fosse chiaro, ecco il filo comune di tutta questa lista: Internet crea molte più opportunità di quante ne esistessero prima per chi effettivamente fa qualcosa di creativo o comunque utile alla società, fornire a tutti un’istruzione di qualità, ridurre sprechi e complicazioni inutili, fornire a tutti le informazioni di cui hanno bisogno per avere più controllo sulle proprie vite e in genere aiutare tutti a pensare con la propria testa.

Sarebbe davvero un peccato sprecare simili opportunità, ma è proprio quello che accadrà se gran parte degli utenti di Internet faranno o continueranno a fare del loro meglio per seguire alla lettera i “consigli” di questa pagina. Se avete commenti o suggerimenti per la prossima edizione, scrivetemi.

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I am Marco Fioretti, tech writer and aspiring polymath doing human-digital research and popularization.
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