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Ancora su chi davvero ti spia dentro Facebook
Tempo fa ho visto su Facebook un post che diceva (riassunto mio): “c’è un bambino con grave deficit neurologico e c’è un gruppo Facebook “degli amici”, aperto solo a loro in cui quotidianamente la madre pubblica sforzi, esercizi, pianti, difficoltà e piccoli successi con video dettagliatissimi ripresi “live”: dalle visite mediche agli esercizi quotidiani. Tutti video che rimarranno lì per sempre: anche quando sarà grande, si sposerà, reclamerà forse il suo diritto ad una privacy mai avuta rispetto ad una malattia messa in piazza.
Di pedofili, bambini e genitori che li mettono su Facebook
Oggi Internet è piena di denunce e consigli per i genitori che, postando senza pensieri le foto dei loro bimbi su Facebook, favorirebbero la pedopornografia, dando ai pedofili materiale da rubare e scambiarsi via Internet, per farne di tutto. Gran parte delle giustificazioni fornite per quei consigli sono ridicole.
Il garante ti multa, ANAC no

Come si dice? ‘cca nisciun è fess. Dall’Italia delle (probabilmente) troppe leggi promulgate apposta senza nè regolamenti attuativi nè sanzioni per i trasgressori, così rimangono lettera morta, una perla che spiega in due sole frasi perché di corruzione ce n’è ancora troppa, di Open Data molti di meno:
Whatsapp, e quei taccagni che non capiscono come funziona

Giorni fa, facendo girare la sacrosanta domanda (non mia) “Esiste un modo per dare a WhatsApp una rubrica finta o parziale?" ho incontrato commenti come questi:
- “chiunque cerchi di filtrare quale contatto da' a Whatsapp, e quale no, cerca di fare una cosa senza rendersi conto della funzione di WhatsApp stesso”
- “cercare di non dargli tutta la rubrica, ma solo una parte è voler esser un pò taccagni, cercare di aver il controllo su qualcosa, che… si è già perso, quelle informazioni. “
Nulla di personale, ma secondo me, è chiunque scriva cose del genere che non si rende conto affatto di cosa stiamo parlando.
Assicurazione RC auto? Grazie a Facebook, NON paghi meno

Care TUTTE le mie conoscenze che
- “io di computer non ci capisco niente, e non riesco nemmeno a spedire un allegato via email, dammi tu una mano” (cit.)
- “io so usare SOLO Facebook e WhatsApp, e ho pure speso 500 Euro di smartphone per farci SOLO quello”, quindi come posso non avere le competenze per asserire con serena certezza che…
- “io non ho nulla da nascondere” (cit. N. 2)
- “basta che fai gruppi privati, e sui social non esiste il problema della privacy” (cit. N. 3)
- “insomma, ‘sti 500 Euro ormai li ho spesi, me ce lascerai sentì figo, o no?”
care amiche e amici, credendo di farvi cosa gradita, o quanto meno utile, questa “notizia”, che notizia non è perché era cosa ovvia da un pezzo, è tutta per voi.
Lo smartphone antisommossa
Apple avrebbe brevettato un sistema per impedire di fare foto e video con gli smartphone in “luoghi e situazioni sensibili”: in pratica, non appena