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Elezioni: chi ha vinto o perso VOTI?

Stavolta chi ha vinto sembra evidente, ma parlare di percentuali non basta, anche se sono solo quelle che assegnano i seggi.

Un comma Open Data nella legge elettorale

Legge elettorale, che bel tema. Preferenze o liste bloccate? Candidature multiple o capilista uguali agli altri? Dar retta alla Corte Costituzionale o prenderla per i fondelli? Limite a due mandati, o a due generazioni della stessa famiglia? Quote rosa o niente quote? Garantire o no qualche seggio a certi partiti? Primarie o quaternarie (1)? Sbarramenti sì, no o forse?

Insomma, ne abbiamo lette davvero per tutti i gusti, in questi giorni, di proposte per rinnovare seriamente il Parlamento e garantire la massima qualità della classe politica. Tranne una

M5S, facce e numeri della trasparenza. Ma i dati no

Dopo polemiche e litigi, riconosce il Corriere, _“i Cinque Stelle battono ogni record e

Quel che manca quando si parla dei costi della politica

Far costare di meno “la politica” è uno dei temi più grossi di questo periodo: è trasversale, facile da capire e odiosissimo per chi non arriva a fine mese. È anche un tema profondamente intrecciato, qualunque opinione si abbia, con tanti problemi critici dell’Italia di oggi. È naturale che se ne parli tanto, sarebbe strano il contrario. Ma perchè di certi aspetti del problema, e di certi strumenti per risolverlo, si parla così poco?

Authority per la trasparenza dei partiti? No, grazie

Il Governo sta valutando come creare:

Un’Authority per certificare la trasparenza nei bilanci dei partiti. Un’Authority dedicata, specifica, da costruire dal nulla. Oppure un’Authority che già esiste e alla quale affidare, in aggiunta ai compiti che già svolge, “anche” la funzione aggiuntiva di leggere in tralice la gestione economica dei partiti.

La ragione di questa mossa è penosamente ovvia e già nota a tutti: il modo, diciamo, non ottimale, in cui i partiti politici italiani hanno gestito e gestiscono i propri bilanci. Ma è questa la soluzione?