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Tutti progettisti liberi FIAT. Ma solo in Brasile

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Le concept car sono quei prototipi di automobile sempre avveniristici e strambi, a volte bruttissimi, che le case automobilistiche producono ogni tanto senza nessuna seria intenzione di venderle (tranne quando finiscono, per un orribile disguido, direttamente negli autosaloni: a quel punto le chiamano Multipla e costringono il primo che entra a comprarle (1)). Le concept car spesso servono solo per attirare l’attenzione, cioè pubblicità gratis, o come esperimento, una brutta copia a perdere per provare qualcos’altro che forse un giorno diventerà una macchina vera.

Voi lo sapevate che a Piazza Federica, a Napoli...

Piazza Federica è la “piazza virtuale tridimensionale” che costituirebbe l’innovativo sistema di web-learning dell'Università Federico II di Napoli. Ho già raccontato in un altro articolo che a Piazza Federica è vietato l’ingresso ai pinguini e spiegato perchè questo è male in un’Università pubblica. Oltre a quelle barriere, ci sono altre cose che non capisco di Piazza Federica.

Domanda ai napoletani: ma perché COMPRATE tanta spazzatura?

Domanda ai napoletani: ma perché COMPRATE tanta spazzatura? /img/rifiuti_napoli.png

Scrivo queste righe mentre a Napoli ci sono di nuovo migliaia di tonnellate di rifiuti sparsi in mezzo alle strade. A forza di vedere per mesi montagne di spazzatura nelle strade napoletane, mi ritrovo continuamente in testa un paio di domande su una (piccola) parte del problema dei rifiuti di Napoli. Le rivolgo qui a tutti i cittadini napoletani, sia perché vivendo altrove non posso trovarmi la risposta da solo sia perchè magari potrebbe essere utile discuterne tutti insieme.

Chi ci può stare nella piazza dell'Università di Napoli?

Ho scoperto solo stamattina, non ricordo più come, l’esistenza di Federica, la “piazza virtuale tridimensionale” che costituirebbe l’innovativo sistema di web-learning dell'Università Federico II di Napoli. Incuriosito, ho deciso di visitarla e ne ho ricavato soltanto uno schermo nero e diverse perplessità.

Moriremo sepolti dalle auto, ma è indispensabile produrle anche dopo il 2011

Nelle ultime 24 ore sono apparse due notizie che sarebbero importanti anche considerate separatamente, ma viste insieme una dopo l’altra fanno un po' impressione. O almeno a me danno parecchio da pensare e confermano che certe domande che facevo qualche mese fa sono importanti. Notizia numero 1, da Repubblica del 12 maggio 2010: _Moriremo tutti sepolti dalle macchine perché il nostro parco auto continua a crescere, anche se abbiamo già la più alta concentrazione in Europa: 59 vetture ogni 100 abitanti, abbastanza da coprire completamente di lamiera Milano e Firenze.