Repubblica, sospetto usuale di giornalismo da evitare

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Ve lo ricordate “Chi è Keyser Soze?”? Era il tormentone di un gran film, da oggi legato anche a un’altra domanda: chi è, nella redazione di Repubblica (e TANTI altri giornali, sia chiaro) che ancora fa o permette certe porcate?

Il film in questione, come sa chiunque sia appena lucido, è “I SOLITI sospetti”. Stamattina è diventato “I Sospetti Usuali”, ovvero un’altra prova lampante che Repubblica gli articoli li spara col traduttore automatico, senza alcuna vergogna, senza nemmeno provare a rileggere, o a far finta che non sia così:

I Sospetti Usuali…

Provare per credere, se pensate che ce ne sia ancora bisogno: chiedete a Google Translate di tradurre in Inglese quel testo “Italiano”, e poi cercate il risultato con Google:

Google Translate lavora a Repubblica

Troverete in un attimo articoli come questo, che provano appunto, oltre ogni dubbio (di “partecipato alla “Rent” di Broadway” ve ne eravate accorti?), che quello è un “copia e incolla-SENZA-quasi-guardare” di testi altrui.

Perché mi da' tanto fastidio?

Perché per lavoro mi occupo degli effetti delle tecnologie digitali su qualità della vita, diritti umani e altro. E “giornalismo” come questo non fa altro che alimentare analfabetismo funzionale (“se so già parlare come scrivono i giornalisti, che bisogno ho di migliorare?") e convinzione che, alla fine, tutto sia “fake news”. Questa gente sta facendo danni GROSSI. Sono anche loro quelli che, come ha detto pochi giorni fa Zeynep Tufekci: “stanno costruendo una distopia, solo per far cliccare la gente su qualche banner” (distopia = assetti politico-sociali e tecnologici altamente negativi”).

Prima che (spero) lo correggano:

Prima che lo correggano, (possibilmente aggiungendo una dichiarazione di scuse ufficiali all’inizio), questo è il testo originale nella schermata, alle 07:50 del 30 ottobre 2017:

Dopo anni di rifiuto a rispondere alle voci sulla sua sessualità, l’attore vincitore dell’Oscar Kevin Spacey ha detto domenica di aver ha scelto di vivere la sua vita come gay. Spacey, 58 anni, che ha vinto Oscar per “I Sospetti Usuali” e “American Beauty”, ha fatto il suo coming out in un post su Twitter. Ha chiesto scusa al suo compagno Anthony Rapp per un incidente che Rapp ha detto essere avvenuto nel 1986. Rapp, che ha partecipato alla “Rent” di Broadway, avrebbe subìto molestie inappropriate proprio da Kavin Spacey all’inizio della sua carriera.

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