Antibufala politica in tempo reale, chi sarà il primo in Italia?
SETTE anni fa scrivevo che [“Se la TV digitale la guardassimo col computer…"](http://Se la TV digitale la guardassimo col computer…) i politici dovrebbero stare più attenti a quel che dicono, e noi saremmo più informati. Oggi, negli USA, è successo proprio questo, anzi di meglio. O forse di peggio. Nel 2009, infatti, scrivevo, per spiegare la figura qui sopra:
Se le trasmissioni TV arrivassero nel computer potremmo avere, in tempo reale e quasi automaticamente, riscontri o smentite precise di tutto quello che i politici dicono in TV! Ve l’immaginate seguire Ballarò, Anno Zero o Porta a Porta con schermi capaci, appena qualche ospite dice “io non ho mai approvato certi provvedimenti”, di aprire immediatamente a fianco della sua faccia un’elenco di tutte le sue interviste o votazioni su quell’argomento degli ultimi vent’anni?
Beh, il Washington Post ha appena pubblicato un plugin per il browser Chrome che fa praticamente la stessa cosa. Ovvero, tu apri un tweet di Trump, e il browser ti mostra subito sotto se quel che ha detto è corretto o no, con link per saperne di più:
Vi immaginate avere una cosa del genere sotto ogni singolo post, su Facebook o Twitter, di: Renzi, Grillo, Gentiloni, Di Maio, Raggi, Salvini.. tanto per citare a caso gli ultimi nomi che ho letto online?
Altro che segnalatore antibufale di Facebook. Questa cosa darebbe a dibattiti e comunicazione politica italiani una scossa di cui c’è davvero bisogno.. almeno per un po'. La VOGLIO, la versione italiana di questo plugin. Subito. Fate girare, e pretendetela anche voi.
Questa è anche una bella sfida per i giornali italiani. Quale di loro sarà il primo a fare una cosa del genere, per ritrovare lettori, o almeno attirare clic, ma con qualcosa di meno imbarazzante delle galleriole da Novella 2000?
Perché ho detto “forse di peggio” e “c’è bisogno… almeno per un po'”? Facile: perché un affare del genere è un’arma a doppio taglio, che sbugiarda in tempo reale chi dice boiate, ma rischia anche di:
- rendere ancora più isterico e inconcludente il dibattito politico, sia fra politici che fra cittadini
- provocare un tale fastidio, per la quantità di possibili smentite, da disgustare e allontanare ancora più gente dal voto, o in generale dal cercare soluzioni civili e condivise per i problemi dell’Italia
- ingessare e rendere ancora più artificiale la comunicazione di tanti politici
Comunque, pur essendo consapevole di certi rischi… passare tutti insieme un mesetto o anche tre con quel plugin, prima dei prossimi referendum ed elezioni, sarebbe interessante…
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