Di Matteo Renzi che si fa i selfie alle Olimpiadi
Ieri ha iniziato a girare su Facebook questa “composizione” al grido di “Questo idiota non mi rappresenta”. Tantissime persone, molto spesso solo per fretta o leggerezza, l’hanno subito condivisa, scatenando valanghe di commenti indignati. Ma selfie a chi?
Basta guardarla un secondo, quella foto, per vedere che non è un selfie, ma che Matteo Renzi sta facendo la foto al ragazzino. Che è, come si può scoprire in un attimo, il figlio che si è portato dietro. Vedi foto 2 di quella stessa serie:
Quello è un padre che sta facendo una foto al figlio in un momento NON speciale o particolarmente solenne di una festa (altrimenti tutti gli altri starebbero più o meno sull’attenti, anzichè batter le mani). E lo fa solo lui (in _quella _inquadratura, almeno) solo perchè tutti gli altri inquadrati i figli di quell’età, se ne hanno, li han lasciati a casa. Che c’è di male? Con tanti motivi concreti per avercela con Matteo Renzi, questo mi pare proprio inventato.
È quindi evidente che chi ha messo quella didascalia su quel fotogramma o è cretino o è un troll. Un conto è condividerla trovandola così com’è, per non averci pensato su, un conto è aver costruito quell’immagine.
Ovviamente, se lo fai notare, rischi di ricevere risposte come “Che tenero… ma allora perché la vacanza SUA e di tutto il resto della famiglia non se l’è pagata da solo?"
Nel caso capitasse anche a voi, fate educatamente ma esplicitamente notare che quella, purtroppo, è una domanda cretina (la domanda, non necessariamente chi l’ha fatta, sia chiaro!). Perché? Perché Matteo Renzi è un capo di governo come tutti gli altri stranieri in quella foto, che come tutti loro c’è venuto con un aereo di stato e magari alloggia in ambasciata, e comunque, di sicuro, tutto con fondi appositamente stanziati per questi motivi, perché questa è la prassi in tutto il mondo. Ma vi immaginate se NON ci fosse andato, le critiche?
Attaccare Matteo Renzi perché si è rifatto l’aereo di stato quando magari andava ancora bene quello che aveva prima, forse ha un senso. Criticarlo _specificamente _perchè “non si è pagato da solo” fare il suo lavoro, cioè andare a rappresentare il paese a un avvenimento di portata mondiale, invece, non ne ha nessuno. Sarebbe diversissimo criticarlo perchè l’andarci, indipendentemente dai costi, significava _anche _sostegno del governo italiano a quello brasiliano attuale (vedi Obama). Ma indignarsi perché Matteo Renzi non si è pagato il viaggio a Rio da solo è intelligente come chiedere perché non si paga da sè bollette e pulizie di Palazzo Chigi.
Anche se a Rio ci è andato con famiglia. A parte il fatto che non sarà certo stato il solo, se devi comunque muoverti con aereo di stato e in alloggio di lusso per motivi di sicurezza e rappresentanza, la spesa aggiuntiva del portarsi la famiglia è trascurabile.
La conclusione è una sola, e sempre la stessa: prima di postare denunce o commenti su Facebook, contate fino a mille, controllate le fonti e pregate Lincoln, Mark Twain o chiunque altro l’abbia detta, quella cosa, di illuminarvi.
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