Analfabetismo funzionale in Italia, la conferma
Una pagina Facebook non solo annuncia che:"L’Italia è risultata tristemente al primo posto nell’ambito di una ricerca comparativa internazionale sull’analfabetismo funzionale, promossa dall’OCSE", ma ne fornisce immediatamente la prova.
La pagina contina dicendo: Con il termine analfabetismo funzionale si designa l’incapacità di un individuo di usare in modo efficiente le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana.
Quando si è analfabeti, non si è per nulla in grado di leggere o scrivere. In contrasto, chi è funzionalmente analfabeta ha una padronanza di base dell’alfabetizzazione (leggere e scrivere testi nella sua lingua nativa), ma con un grado variabile di correttezza grammaticale e di stile.
Reazioni alla ricerca sull’analfabetismo funzionale
Quello sopra in corsivo è il testo esatto, pubblicato, da quella pagina Facebook, a commento della tabella riassuntiva della ricerca in questione. E il PRIMO (il PRIMO!) COMMENTO che ha ricevuto è, testualmente:
Scusate ma la ricerca é stata fatta sui paesi di tutto il mondo? Perché mi rifiuto di credere che gli italiani siano mediamente più analfabeti dei tuareg del deserto
Che è appunto la conferma citata nel titolo di questa pagina. Perché? Beh, perché se fai una domanda del genere è evidente che stai confondendo “analfabetismo funzionale” con analfabetismo in senso stretto. Cioè che l’annuncio lo hai letto, ma non lo hai affatto capito. Cioè che non hai affatto “usato in modo efficiente le abilità di lettura” eccetera. Cioè che sei (1)…
Per saperne di più sull’analfabetismo funzionale potete consultare i miei bookmark su questo problema, questa intervista a Tullio De Mauro (o qualsiasi altra cosa da lui scritta sullo stesso tema) oppure i documenti OECD sullo stesso argomento.
P.S.: dopo quello, un altro fra i primi commenti a quello stesso post su Facebook dice testualmente: “Non ci credo che metà popolazione non sa leggere e scrivere”. Sul serio.
P.P.S.: a chi (come me, inizialmente) sperava che quel primo commento fosse una battuta, comunico tristemente che non è così, perché quella persona, quando ha ricevuto spiegazioni, ha risposto “Ah ok, non so se è il caso di dire “per fortuna”… Grazie mille per la risposta”
(1) Nota finale, sia a chi ha fatto quel commento, se come spero leggerà questo post, sia a tutti gli altri nella stessa situazione: primo, nulla di personale! Secondo, se oggi ti ritrovi, anche solo in parte o solo in certi campi, in condizioni di analfabetismo funzionale, la colpa molto probabilmente non è tua. Scuola inadeguata, casi della vita… di ragioni valide per ritrovarsi senza colpa in analfabetismo funzionale ce ne sono tante, sul serio! La colpa è tua solo se, dopo essertene accorto, decidi TU di rimanerci, in questa condizione. Perché uscirne è semplicissimo, basta leggere regolarmente e sforzarsi sempre di ragionare un pochino su tutto quel che si legge, prima di crederci e magari condividerlo su Facebook. Prova, è facile e bellissimo.
Who writes this, why, and how to help
I am Marco Fioretti, tech writer and aspiring polymath doing human-digital research and popularization.
I do it because YOUR civil rights and the quality of YOUR life depend every year more on how software is used AROUND you.
To this end, I have already shared more than a million words on this blog, without any paywall or user tracking, and am sharing the next million through a newsletter, also without any paywall.
The more direct support I get, the more I can continue to inform for free parents, teachers, decision makers, and everybody else who should know more stuff like this. You can support me with paid subscriptions to my newsletter, donations via PayPal (mfioretti@nexaima.net) or LiberaPay, or in any of the other ways listed here.THANKS for your support!