Sardegna, il cemento non si ferma. E neppure i suoi banner

Avete presente quando un giornale danneggia i suoi inserzionisti? Fabio Balocco da' sul Fatto Quotidiano

“una bella e una cattiva notizia sulla speculazione edilizia in Sardegna”. Articolo da leggere (sul serio, e complimenti a Ovidio Marras), in cui Balocco ricorda fra l’altro che “ho già scritto in passato della follia delle seconde case, delle scritte “vendesi” sempre più numerose anche in Sardegna. Eppure il virus edificatorio non pare arrestarsi." Se è per questo, non sembrano arrestarsi nemmeno i banner pubblicitari con cui il Fatto dovrebbe guadagnare, presumo, discreti soldini, anche se in questo caso dubito che accada, anzi spero proprio di no. Confrontate voi il testo dell’articolo (1) col banner che ci ho trovato sotto (2) quando l’ho letto:

Sardegna, il cemento non si ferma. E neppure i suoi banner /img/secondecaseinsardegna.jpg

Altri esempi di imbarazzanti fallimenti dello stesso genere della pubblicità online li trovate qui e (molto meglio, ma in inglese qui.

A parte l’ovvia constatazione che per l’intelligenza artificiale ci vorrà ancora un po' di tempo, qual è la morale? Mah. Balocco non ha certo controllo su quali banner appaiono su un sito che lui non amministra personalmente. La redazione del sito del Fatto Quotidiano tecnicamente può farlo. Ma dubito che abbia abbastanza personale per “aggiustare” i banner su ogni singolo articolo che pubblica (una loro risposta nei commenti è ovviamente gradita). Chi ne esce peggio forse sono quei venditori di immobili. Anche finanziariamente. Io, al posto loro, mi inc…erei parecchio ad aver pagato per apparire proprio sotto a quella che è, di fatto, una bella spiegazione del perché NON comprare i loro prodotti.