(parte 2) Perché OpenStreetMap è importante
(questa è la seconda parte di una guida a OpenStreetMap per profani scritta a fine 2011. Clicca qui per licenza, indice, introduzione e informazioni su come aggiornarla)
OpenStreetMap è la mappa che serve a TE!
OpenStreetMap ha un grande vantaggio rispetto a Google Maps e simili: la mappatura
non si limita alle strade percorribili dalle auto, ma si estende a tutto ciò che è di interesse per gli utenti, ivi compresi i sentieri e gli altri oggetti che si trovano in campo aperto. Aggiungendo a questo il fatto che la NASA ha reso disponibili i dati altimetrici di tutto il pianeta, per cui è possibile visualizzare le curve di livello su OpenStreetMap, le mappe libere si stanno avvicinando sempre più all’essere una valida - e aggiornata - alternativa alle vetuste tavolette dell’IGM!
Le mappe che possono creare lavoro
Avevate mai sentito parlare di Pistill? È una piccolissima azienda di San Francisco che lavora in un settore non certo ad alta tecnologia, la vendita di coperte, tovaglioli e altri oggetti di uso domestico, ma personalizzati. Come? Proprio grazie a OSM! Pistill, infatti, come potete leggere in “Una Mappa in una Coperta”, grazie a OpenStreetMap riesce a operare (cioè a creare o conservare qualche posto di lavoro), legalmente e spendendo il meno possibile.
Le mappe stampate su quelle coperte e tovaglioli sono proprio e solo quelle di OpenStreetMap. E questo avviene, come spiegato in OSM, dati liberi che creano servizi e lavoro per tutti, proprio perché quelle mappe sono legalmente riutilizzabili gratis e senza perdere mesi a chiedere permessi o compilare montagne di scartoffie.
Soprattutto, e sempre grazie alla licenza libera, possibilità come queste le hanno tutti, non solo il primo che ha avuto l’idea. Anche in Italia, quindi, chiunque potrebbe produrre e vendere legalmente souvenir, complementi d’arredo o accessori di qualsiasi tipo decorati con mappe del genere. Attività di questo genere, possibili con pochi soldi e senza essere esperti d’informatica, potrebbero servire sia i turisti in visita nel nostro paese, sia tutti quei clienti italiani che per qualsiasi motivo non li acquisterebbero via Internet, da un sito in inglese.
Mappe per servizi pubblici più efficienti
C’è un altro campo, importantissimo per tutti i cittadini, in cui avere a disposizione mappe liberamente riutilizzabili e personalizzabili può essere utilissimo. Quello dei servizi, da quelli pubblici veri e propri a quelli offerti da aziende private, in tutti i settori. OSM, per esempio, è usato in Italia dal Comune di Bari per fornire a tutti i cittadini mappe aggiornate in tempo reale con gli itinerari dei trasporti pubblici.
A livello privato, facendo un solo esempio fra i tanti possibili, OSM sarebbe un’ottima base con cui qualsiasi agenzia immobiliare potrebbe creare mappe piene di informazioni utili per scoprire senza perdere tempo non solo quali appartamenti sono disponibili in una certa zona, ma anche tutte le caratteristiche che ci interessano veramente, come la camminabilità.
OpenStreetMap aiuta la gente
L’Humanitarian OpenStreetMap Team (HOT) è un gruppo di volontari che ha utilizza il progetto per scopi umanitari. La prima volta che OpenStreetMap è stato utilizzato per queste finalità è stato alla ripresa delle ostilità tra Israele e Palestina nel 2009. In quell’occasinoe, la comunità si è anche autofinanziata per acquistare foto aeree recenti della Striscia di Gaza, per avere una base di partenza modo tale da poter digitalizzare i dati.
Il caso più eclatante, invece, è stato in concomitanza di una delle più grandi catastrofi naturali negli ultimi anni, il terremoto ad Haiti. OpenStreetMap si è rilevato di grande aiuto per la gestione di quell’emergenza terremoto ad Haiti. Non esistendo mappe commerciali di buona qualità dell’isola, i volontari si sono cimentati in un’opera di mappatura a partire da foto aeree e rilevamenti tecnici offerti da enti pubblici e dai militari USA, ed includendo informazioni essenziali sulla percorribilità delle strade, sulla localizzazione dei campi di accoglienza e delle risorse.
In questa occasione Google ha sovvenzionato l’acquisto delle ortofoto della situazione post terremoto, e gli utenti hanno provveduto celermente alla digitalizzazione, segnalando tra le altre cose la presenza di campi di soccorso, i ponti distrutti e altri elementi utili ai soccorritori; inoltre sono stati messi in piedi diversi servizi per fare in modo che si potessero utilizzare facilmente i dati presenti sul database aggiornati quasi in tempo reale, vi era la possibilità di trovarli in formato garmin (per gli operatori che si dovevano spostare da un posto all’altro), in formato immagine per essere stampata (per coordinare gli aiuti dai campi di soccorso) inoltre erano presenti diversi siti online che avevano creato strati informativi dedicati all’isola caraibica.
OSM ha avuto un ruolo importante anche dopo un’altra catastrofe naturale, molto più vicina a noi ma passata quasi inosservata: l’alluvione che nel 2010 ha colpito la città di Scutari, nell’Albania settentrionale. In quell’occasione diversi volontari di OSM hanno mappato la zona per fare un censimento preciso dei danni, che potesse aiutare chi doveva pianificare i soccorsi prima, e la ricostruzione dopo.
Questa tragica esperienza ha mostrato al mondo come OpenStreetMap possa essere utile, ha mostrato come i dati creati dal basso sono in certi casi essenziali, non a caso erano gli unici aggiornati al post terremoto e utilizzabili durante la situazione di emergenza.
Altro progetto molto interessate riguarda uno dei più grandi slum dell’Africa: Kibera. Questa località per i grandi fornitori commerciali di cartografia non esiste ma in realtà conta circa un milione di persone. Qui è stato realizzato un qualcosa di più complesso, alcuni componenti di HOT si sono recati nella “città” africana e hanno istruito diversi abitanti del luogo, facendo capire a cosa serve il progetto e come partecipare. Ad oggi i dati presenti sul database di OpenStreetMap sono sicuramente la migliore fonte cartografica della zona.
Cosa fa OSM in Italia?
Oggi OSM in Italia sta facendo un buon lavoro, ma ce n’è ancora tanto da fare. Negli ultimi tre anni, per esempio, OSM Italia ha mappato le strade italiane a una media di 435km al giorno!
Ad aprile 2010 c’è stato un momento storico importantissimo per OSM Italia: l'autorizzazione, da parte del Ministero dell’Ambiente, a poter ricalcare i dati delle ortofoto del Portale Cartografico Nazionale su OSM. Con questa autorizzazione OSM ha fatto un salto immenso, perché grazie a esso chiunque poteva mappare senza GPS (facendo il ricalco). Certo, sono state introdotti un po’ di errori, ma la comunità, in qualche modo, sapeva come sistemarli (anche perché alla fine se non hai conoscenza del territorio, non basta una foto aerea). Il risultato è che ora c’è chi riesce a mappare senza avere molta conoscenza di un posto: in altre parole, partecipare a OSM è diventato ancora più facile e divertente che in passato.
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