In Italia capita ancora abbastanza spesso di trovare quotidiani e periodici (anche di primo piano, come Repubblica in questo esempio) che sembrano proprio non sapere cos’è il Software Libero / Open Source, anche se è un movimento mondiale che ormai esiste da trent’anni. Per questo sono rimasto piacevolmente sorpreso scoprendo questi due consigli in una rubrica di un settimanale nazionale certo non per informatici:

Stop ai download illegali

Domanda: “Sono un’insegnante di scuola media. Vedo spesso i miei alunni ascoltare musica dal cellulare e mi viene il sospetto che l’abbiano scaricata illegalmente. È opportuno che tratti l’argomento in classe?"

Risposta: “Direi che è doveroso. I ragazzi scaricano una gran quantità di file, programmi e videogiochi in maniera illecita e illegale. È molto importante aiutarli a riflettere sulla correttezza del loro comportamento e sulle alternative di software libero che consentono loro di operare nella legalità”.

Open Source, gratis e libero

(questo stava nella pagina accanto, a completamento della risposta precedente)

“C’è un doveroso percorso di educazione alla legalità che può essere avviato in famiglia, a scuola o all’interno di altre agenzie educative, per aiutare i minori a comprendere l’importanza dell’utilizzo dei soli programmi e file regolarmente acquistati o concessi dal produttore in forma gratuita. Ricadono in quest’ultimo caso i software open source, ovvero le “risorse libere” e aperte a una comunità mondiale di sviluppatori che le migliorano costantemente. Ricordiamo, per esempio, il sistema operativo Linux nelle sue varie distribuzioni, oppure Ubuntu (basato su GNU/Linux), Libre Office per la produzione di testi e altro, Gimp per il trattamento delle immagini”

Sì, ma che rivista è?

Una che forse molti di voi non si sarebbero mai aspettati di veder conoscere e consigliare il software libero. Io sì, prima o poi, e mi fa molto piacere perché quei consigli vanno proprio nella direzione suggerita da me e altri, quasi sette anni, fa con il Manifesto del Progetto Eleutheros:

Sì, quei testi stanno nella rubrica “Avviso ai naviganti”, curata da Marco Sanavio, di Famiglia Cristiana del 13 gennaio 2013! Grande! Sì, a essere pignoli una o due cosine da precisare ci sarebbero:

• in sè, scaricare musica gratis è lecito e legale se lo permette la licenza, cioè le condizioni d’uso, di quella musica. Non c’entra affatto la licenza del software con cui lo si fa, qualunque esso sia. In particolare, se la sua licenza non lo consente, scaricare un brano gratis è illecito anche se lo si fa con software libero. Per saperne di più, consultate questa guida per scuole e famiglie al diritto d’autore

• Ubuntu è una delle distribuzioni, cioè delle versioni installabili, di Gnu/Linux, non un’altra cosa (“oppure”)

ma questa promozione del software libero e della legalità è comunque un’ottima cosa e spero che Famiglia Cristiana torni più spesso possibile su questi temi. Grazie!