Spendere meno a scuola con gli ebook? Hmmm...
Parlando di innovazione ed e-book nelle scuole, Giovanni Biondi del MIUR ha detto, fra le altre cose, che:
Il libro [scolastico, NdR]
non si identifica per la tecnologia che usiamo per renderlo disponibile, carta o digitale, ma per l’organizzazione sequenziale del suo contenuto, per la forma narrativa.. Che sia leggibile su carta o su un e-reader non ha particolare importanza se non per aspetti secondari quali il peso, il numero delle pagine, l’ingombro, la facilità di lettura etc…"
Traduco per le famiglie italiane: speravate negli e-book per risparmiare il più possibile da subito, con gli unici strumenti utilizzabili da qualsiasi insegnante italiano da subito, cioè per pagare molto meno versioni digitali dei testi già esistenti? Scordatevelo.
In quell’elenco di differenze manca il prezzo. Di risparmio se ne parla solo per dire che “il risparmio che l’eliminazione di una parte della carta dai manuali provocherà, consentirà progressivamente di dare un tablet a tutti gli studenti italiani”.
Mi viene il timore, leggendo quell’articolo, che andando dietro a quella visione si finirà a spendere quanto prima. Per pagare il tablet senza il quale tuo figlio non potrà usare i nuovi materiali digitali scolastici che gli dovrai comprare, quelli fatti ex-novo, fichissimi e stramultimediali, apposta per essere utilizzabili solo con quei dispositivi.
Anche quando dovrà usarli con insegnanti che magari ancora si fanno consegnare su carta i compiti fatti al computer, che non si aggiornano da chissà quanto o che per il semplice usare un computer, nel 2012, vorrebbero essere pagati.
Questo non significa che gli e-book scolastici siano una fregatura, anzi! Prima arrivano su larga scala meglio sarà. Purché siano fatti e gestiti come si deve, non come Book in Progress; e siano. come minimo, utilizzabili:
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subito, anche da chi ha solo insegnanti in grado di lavorare solo con testi tradizionali
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soprattutto, senza essere costretti a comprare uno specifico modello di tablet o e-book reader, cosa che sarebbe cretina quanto dire “i compiti li puoi fare solo con penne Mont Blanc”
Ma questo avverrà solo se le famiglie italiane lo richiederanno esplicitamente, prima di trovarsi con la pappa già cucinata e senza poter più scegliere, come è successo in altri contesti col digitale terrestre.
A parte questo, su quell’annuncio ci sarebbe tanto altro da dire, ma è già quasi tutto nei primi due commenti di quella pagina, per niente teneri. Quindi chiudo dicendo soltanto che per fare cose digitali nuove e utili anche con pochissimo, si possono sempre portare gli Open Data nella scuola.
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