Piccolo report su HANDImatica 2012
(Prefazione: Maurizio Grillini ha raccontato qui quello che ha visto ad HANDImatica 2012 - IX mostra-convegno “DISABILITA' E TECNOLOGIE ICT” svoltasi a Bologna dal 22 al 24 novembre 2012. Per rendere il suo interessante resoconto più visibile ai motori di ricerca e commentabile anche da chi non è iscritto ad alcuna mailing list o a Facebook, Maurizio ha accettato la mia proposta di ripubblicarlo qui, con licenza d’uso CC-BY-SA)
Premetto che non bisogna farsi ingannare dal titolo “Handimatica” e dal sottotitolo. Oltre alle aree espositive, molte attività (convegni, seminari e laboratori) erano dedicate alla didattica.
Di didattica voglio parlare, ricordando che l’Italia è stata tra le prime nazioni a promuovere l’integrazione abolendo dal 1977 le “scuole speciali” (per quanto possibile).
L’argomento disabilità deve quindi essere trattato nella scuola non come ghettizzazione ma come integrazione (o meglio inclusione) l’insegnante deve cercare di trovare (quando possibile) un solo e unico meccanismo comune per tutti. Non a caso Ivana Sacchi ha fatto una lezione generica sulla didattica della LIM: una semplicissima lezione su cosa l’insegnante puo' fare in aula con la LIM. Pura didattica, niente di specialistico. Ovviamente, nonostante la buona volontà, ha dovuto parlare di alcuni software (pochi) ma solo uno era commerciale. Sempre con la LIM e quindi in una sorta di lezione frontale destinata a tutti, in una differente sessione Ivana ha presentato FacilitOffice.
Il seminario “Il valore dell’ECDL” (pura e semplice patente europea del computer) prevedeva due interventi di Apple; da questo si puo' dedurre che si sarebbe potuto promuovere un seminario sull’ECDL con Linux.
Francesco Fusillo ha presentato SoDiLinux con una LIM “fai da te” (tipo wii).
Un ragazzo 25enne, Davide Mulfari, premiato lo scorso anno da Google al concorso “students with disabilities”, presentava quest’anno la sua tesi sul cloud per Linux testando i sw per l’accesso universale: il progetto “ClearCloud”: un cloud didattico in cui gli strumenti sono già disponibili senza doverli installare.
E qui aggiungo una riflessione. Voglio ricordare una frase che Francesco Fusillo disse a Didattica Aperta 2012 (Mantova), una frase che sento mia, per averla vissuta in prima persona aiutando un amico diversabile nell’uso del software, che diceva più o meno cosi: “ricordate che un disabile porta con se la sua disabilità per tutta la vita, non solo durante il percorso scolastico, e Linux è il migliore strumento per non rimanere invischiato in software proprietari”.
Spero che Francesco mi perdoni per aver approssimato ma concordo al 100% col significato di fondo. Un software diventa presto vecchio e oltre ai costi dell’aggiornamento (che spesso non incidono molto) rischia di non poter più essere utilizzato con sistemi operativi o hardware recenti. Linux oppure un cloud potrebbero essere una valida offerta (uso il condizionale ricordando che il cloud dipende dalla qualità delle linee telefoniche).
Sempre per quanto riguarda didattica e “mondo libero” ci sono stati un laboratorio di jclic e uno sull’accessibilità dei siti Web.
La presenza delle Associazioni Mapability e Liberi di Muoversi" (nell’illustrazione, NdR) ha mostrato le potenzialità dei rilevamenti dei dati territoriali: le mappe visualizzate nei rispettivi siti illustrano il livello di accessibilità di strade, negozi ed edifici, su segnalazione degli utenti diversamente abili. Modelli simili a wheelmap.org, che è basata su OpenStreetMap.
Ma soprattutto si è parlato di robotica in più occasioni (quale LUG non ha portato Arduino al Linux Day?).
E qui aggiungo la “chicca”, il laboratorio più strafigo cui abbia mai assistito: “Ausili fai da te”. Tra un padre che ha spiegato come ha realizzato alcuni ausili partendo da pezzi di frigorifero e di lavatrice e un diversabile che ha spiegato come ha adattato piccoli oggetti di uso comune (per me) per renderli di uso comune (per lui), un ragazzo ha presentato una applicazione di Arduino per aiutarsi nell’attività di logopedista. Chi non si è chiesto “cosa posso fare di utile con Arduino, ricadendo poi nel solito semaforino a tre led? Beh, ci sono persone che hanno idee e bisogno di aiuto anche per progetti semplici.
Nonostante sia stato a HANDImatica per due giorni, è stato difficile tirare le somme e vedere e comprendere tutto. Il programma sul sito è cosi ricco di eventi concomitanti da perdercisi. Quindi a completamento del mio report consiglio caldamente di leggere anche quello di Matteo Ruffoni in lista WiiLD.
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