Dov'è il codice di quel software libero per i comuni?

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Stamattina, cercando tutt’altro nel mio computer, sono inciampato in un file di cui non ricordavo assolutamente nulla, che avevo salvato col sibillino nome di “articolomanifesto.txt” il 29 maggio 2003. Il testo integrale sono costretto a ripubblicarlo io (spero temporaneamente) solo perché altrimenti non capireste di che parlo ma al momento non è online. Non in formati scopribili con i motori di ricerca, almeno, perché:

Riassumendo (leggetevi il testo integrale per i dettagli) quell’articolo di quasi 10 anni fa dice che:

  • Contrastare il monopolio, dal marketing al copyright, di [Microsoft] creando software liberi e alternativi però è possibile ed è ormai una priorità… anche delle stesse istituzioni pubbliche
  • a Napoli l’Asmet - un consorzio senza fini di lucro a maggioranza pubblica che aggrega un consistente numero di enti locali in Campania, Calabria e Basilicata - ci prova al meglio con un progetto, l’Asmet.net, l’informatizzazione dei servizi e di gestione degli enti usando proprio l’open source
  • L’idea è snellire il front office delle amministrazioni per cittadini e imprese realizzando un sistema interattivo multicanale…. [grazie anche] a una"smart card"
  • nella convinzione che la conoscenza vada socializzata e che non si possano brevettare gli alfabeti tecnologici che anzi vanno condivisi, il consorzio s’impegna a creare un software di gestione a misura d’uomo, o meglio, di dipendente. Non solo non sarà utilizzato il sistema Microsoft, ma verranno creati sistemi di gestione personalizzati, messi poi a disposizione di tutti.

Questo, nel 2003. Oggi, l'elenco degli Enti Locali serviti da Asmenet dichiara 757 Enti fra Basilicata, Calabria e Basilicata (*), ma la sezione notizie di quel sito è ferma a Febbraio 2007. Con un po' di pazienza sul sito del CNIPA (su DigitPA ci sono solo citazioni generiche) si trovano tre prodotti Asmenet ma nessuno di loro (RIUSO216, RIUSO264 e RIUSO467) contiene “Link alla soluzione” raggiungibili:

Sarà ancora disponibile e riusabile quel software? Forse sì, perché nell'elenco degli Enti c’è un link all'Officina del Riuso. Ohibò, anche quella home page ha come “notizia in primo piano”… la Finanziaria 2008, ma cliccando su Servizi riusabili pare ancora possibile riusare quei prodotti. Ho già chiesto a riuso@asmenet.it qual è l’ultimo Ente che lo ha fatto e quando, vi farò sapere. Nel frattempo, mi chiedo:

  • se quei software sono ancora quelli annunciati nel 2003 per “l’informatizzazione dei servizi e di gestione degli enti usando proprio l’open source”, quei “sistemi di gestione personalizzati, messi poi a disposizione di tutti”, dov’è il loro codice sorgente? O almeno una micragnosa listina dei pacchetti usati?
  • quando la facciamo fare quella lista obbligatoria di tutto il software usato nelle PA di cui io ho parlato quest’estate e altri ben prima di me?

(*) per la cronaca, cliccando a caso una ventina di nomi nella prima schermata ne ho trovati quattro non raggiungibili: Asmea, Ascea, Boscoreale e Barano d’Ischia)

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