A proposito di Brasile, Italia e Open Government

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Ernesto Belisario, nella sua spiegazione del perché è andato fino in Brasile per l’Open Government ha giustamente denunciato che (grassetto mio):

in Italia di Open Government Partnership hanno parlato alcuni addetti ai lavori e, nel disinteresse dei media, solo pochi sono consapevoli del fatto che sia un passaggio fondamentale per l'evoluzione delle moderne democrazie. In sostanza, è un evento che dovrebbe interessare tutti: persone, imprese e amministrazioni.

Sottoscrivo parola per parola, l’unico appunto possibile è che nella lista finale di chi dovrebbe essere interessato secondo me c’è una mancanza, che vi sarà chiara fra un attimo.

L’anno scorso sono stato a Brasilia per partecipare a due eventi sempre sull’Open Government, la conferenza Consegi e il primo meeting nazionale sull’ICT. Poiché ne ho scritto non poco, ma solo in inglese, approfitto dell’articolo di Ernesto per tradurre qui quei punti che meglio illustrano, secondo me, somiglianze e differenze fra i due paesi in tema di Open Government. Spero che siano utili anche in Italia per aumentare l’interesse su questi argomenti, su come li affrontano all’estero e… sulla mancanza di cui parlavo prima.

Da Consegi 2011, a promising start:

  • siti web ufficiali e strumenti online per Open Government e Open Data vanno fatti, ma servono a poco se la società non è interessata
  • i governo devono essere assistiti, controllati e sostenuti dalla società; dobbiamo trovare il sistema di coinvolgere la gente, per costruire l’Open Government collettivamente

Da Digital Inclusion and Open Data:

I dati chiusi non scalano, cioè è semplicemente impossibile gestire sistemi troppo complessi come gli stati moderni, dalla trasparenza alla cooperazione fra istituzioni, con dati chiusi.

Da Final thoughts from CONSEGI 2011: get kids involved and…:

  • uno dei concetti più importanti sempre nell’aria qui a CONSEGI è il legame tra Open Data e Inclusione Digitale da un lato, e povertà, pari opportunità e cambiamento sociale dall’altro.
  • “se non facciamo inclusione digitale come si deve, otterremo un Brasile massificato, non ricco di tante voci diverse”
  • (ai funzionari pubblici): non preoccupatevi di abusi dei dati, tanto quelli ci sono sempre stati comunque. Anche perché, se le persone si lamentano è perché ci tengono e questa è una cosa buona, sarebbe peggio il contrario (NdR: cribbio, allora i primi a proporre Open Government e Open Data dovrebbero essere i partiti italiani al 4% di popolarità che cercano soluzioni per l’antipolitica!)

Da Open Data for crime prevention

Avere dati aperti completi sulla criminalità può aiutare:

  • gli amministratori pubblici a pianificare e giustificare adeguatamente le contromisure effettivamente necessarie
  • i cittadini a capire come stanno davvero le cose, al di là di pregiudizi e stereotipi

Da A few notes from the 2011 Brazilian ICT meeting:

  • “negli anni scorsi (nel governo brasiliano) nemmeno sapevamo che certi dati esistevano. I ministeri hanno fatto tante cose due volte, proprio perché non c’erano Open Data”
  • gli ostacoli maggiori (soprattutto a livello locale) sono culturali, come dimostra quel sindaco che mi ha fatto venire la pelle d’oca perché lui, i dati, “li fornisce solo a giornalisti responsabili”. Come, sicuramente, farebbero tanti suoi colleghi italiani
  • “ora dobbiamo formare le persone per fargli usare i dati”

E infine, ultima ma non ultima, la “mancanza”, ancora da Consegi 2011, a promising start:

CONSEGI 2011 promette bene soprattutto perché… ci sono un sacco di giovani studenti fra i partecipanti! Spero che questo sia normale qui in Brasile, ma non mi sarei mai aspettato così tanti giovani a una conferenza con un programma così “noioso”: E-government, Open Data… Finora, nella maggior parte degli eventi simili a cui ho partecipato in Italia ed Europa l’età media era molto più alta! Questo è grandioso! È così che dovrebbero essere tutte le conferenze sull’Open Government, in tutto il mondo!

Quel che secondo me manca in quella lista sono scuole e Università, anche se pure Ernesto le ha sicuramente in mente. A quando attività e/o conferenze italiane sull’Open Government su misura e riservate (per il pubblico, non certo per i relatori che sarebbero/siamo tutti “tardoni”) agli under 25?

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