Voglio anch'io Sitegeist! Anche per andare a votare
Ci sono momenti in cui, vedendo quanto tanti Italiani sprecano i loro smartphone, limitandosi a giocarci, darsi un tono su Facebook o ascoltarci musica, mi viene da lanciare campagne per convincerli a darli via. Poi ci sono momenti, come oggi, in cui lancerei campagne per “costringere” tutti ad averlo, uno smartphone, per far usare a tutti certe applicazioni. Oggi è uno di quei momenti. Perché uno smartphone può aiutarvi moltissimo sia a fare costantemente la figura del pirla, sia a cambiarvi la vita, se ci usate i programmi giusti. Sitegeist è uno di quelli.
Sitegeist è un’applicazione Android o iOS, di cui spero arrivi prima possibile una versione italiana. Sitegeist svela i “segreti non proprio segreti” del quartiere in cui ti trovi. Quelli che nessuno dovrebbe ignorare, anche se a prima vista sembrano noiosi. Sitegeist non serve per trovare il ristorante giapponese o la squillo più vicini. Negli USA, Sitegeist scarica e visualizza, fra l’altro, cosette come:
- andamento storico delle temperature
- andamento di valore, età media e affitti tipici degli immobili circostanti
- efficienza dei trasporti pubblici della zona
- reddito ed età medi, composizione familiare e altri dati demografici, direttamente dal Censimento
- contributi locali ai o dai partiti politici (vedi figura)
Insomma, Sitegeist è un modo forse rozzo ma facilissimo da usare per farsi rapidamente un’idea abbastanza attendibile di come si vive e lavora nella zona che state attraversando. Non vi piacerebbe poterlo usare mentre state cercando casa, una scuola o un lavoro? Oppure tutte le volte che perdete una giornata per una visita medica o un certificato? E perché no tutte le volte che partecipate a una manifestazione, o andate a votare o ad ascoltare un politico?
Immaginatevi un qualsiasi comizio elettorale, con:
- sopra, sul palco, il candidato di turno, che racconta quanto bene ha fatto per la specifica città o regione in cui sta parlando
- sotto, qualche migliaio di persone pronte a puntargli contro una schermata di smartphone che li contraddice, in silenzio, ogni volta che sparano dati a vanvera.
Un sogno, ancora meglio che guardare i comizi TV dal computer. Sarebbe da comprarsi uno smartphone solo per quello… E magari farlo usare per sfruttare gli Open Data nella scuola.
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